Continua il confronto con Tim per l’eventuale prosieguo degli ammortizzatori sociali. “Per noi – fa sapere il Segretario nazionale della Slc-Cgil, Riccardo Saccone – è imprescindibile l’impegno aziendale alla salvaguardia dei perimetri aziendali e occupazionali per tutte le aziende del gruppo e l’esplicita rinuncia ad azioni unilaterali per la durata dell’accordo. Occorre inoltre minimizzare al massimo l’impatto economico sulle persone e che sia equamente distribuito”.
“Al contempo – prosegue Saccone – riteniamo impensabile che il confronto con l’azienda non sia affiancato da quello col Governo dove discutere delle prospettive dell’azienda e degli strumenti necessari ad affrontare una situazione che, anche alla luce della sfiducia dimostrata dai mercati azionari, rischia di diventare drammatica”.
“Il Governo ha deciso per lo spezzatino di Tim, – rileva ancora il segretario nazionale della Slc – ora deve assumersi la responsabilità di seguire l’evoluzione di questa scelta nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda e del settore tutto”
“Per questa ragione il prossimo 22 marzo dalle ore 10 la Slc-Cgil sarà in presidio sotto la sede del Mimit a Roma, per sollecitare il riaggiornamento del tavolo governativo. Ci fa piacere che la Presidente del Consiglio si sia accorta della complessità della vicenda Tim…ora pretendiamo coerenza. La gestione della scelta sciagurata di spaccare l’ex monopolista di Tlc sarà lunga e difficile. Senza il confronto con i rappresentanti dei lavoratori – conclude Saccone- si rischia di far pagare alle persone un conto non loro”.
e.m.