Buone notizie sulla crescita italiana da parte dell’Istat e della Commissione europea. Bruxelles infatti ha rivisto al rialzo le previsioni, e ora stima un più 0,9 per cento del Pil per quest’anno, cui seguirà un più 1,5 per cento nel 2016 e un più 1,4 per cento nel 2017. Nella precedente edizione delle sue stime, lo scorso 5 maggio, l’Ue indicava una crescita per l’anno in corso pari allo 0,6 per cento e un più 1,4 per cento sul 2016.
Secondo la Commissione, “Nella prima metà del 2015 l’economia italiana ha cominciato una ripresa sostenuta da fattori esterni positivi, compresi l’euro debole e i prezzi più bassi del petrolio. Il Pil reale dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2015 (dopo una contrazione dello 0,4% nel 2014), mentre dati recenti indicano una ulteriore espansione nella seconda metà dell’anno nonostante il rallentamento del commercio mondiale”.
Quanto all’occupazione, secondo L’Ue il tasso di disoccupazione in Italia scenderà “solo gradualmente” dal 12,7% del 2014 al 12,2% quest’anno, e poi all’11,8% nel 2016 e all’11,6% nel 2017. Secondo le previsioni, “l’esenzione per tre anni degli oneri sociali per i nuovi contratti permanenti, realizzata nel 2015 (grazie al Jobs act, ndr) ha sostenuto l’aumento dell’occupazione visto nella prima metà dell’anno. Questo dovrebbe continuare per il resto del 2015. Il piano di bilancio per il 2016 (la Legge di Stabilità, ndr) proroga questo meccanismo ai nuovi contratti permanenti nel 2016, ma con una esenzione parziale del 40%”.
“Mentre la ripresa si rafforza, le proiezioni vedono il tasso di occupazione in aumento continuo nel 2016 e 2017, ma più in termini di ore lavorate che di persone occupate” ha aggiunto la Commissione.
Lo scenario delineato dall’Europa è in linea con quello tracciato oggi dall’Istat. Per il 2015 la crescita del Pil dell’Italia sarà dello 0,9% in termini reali per accelerare all’1,4% nel 2016 e nel 2017, secondo quanto emerge dalle prospettive per l’economia italiana dell’Istituto statistico per il periodo 2015-2017. Con il miglioramento dell’attività economica, l’occupazione continuerà a crescere proseguendo la tendenza favorevole osservata dall’inizio dell’anno. In termini di unità di lavoro, l’occupazione aumenterà con intensità differenti: +0,6% nel 2015, +0,9% e +0,7% rispettivamente nel 2016 e nel 2017. La ripresa dell’economia beneficia dell’accelerazione dei consumi. L’Istat indica che dopo il temporaneo arretramento avvenuto nel primo trimestre 2015 (-0,1%), i consumi hanno mostrato una accelerazione nel periodo aprile-giugno (+0,4%). La dinamica è attribuibile in parte all’effettivo miglioramento delle condizioni nel mercato del lavoro, in parte al recupero di fiducia, sia sulla situazione attuale sia prospettica, che ha caratterizzato la prima parte del 2015. Le indicazioni per la seconda metà del 2015 supportano la previsione di una evoluzione in linea con quella del secondo trimestre. In media d’anno i consumi delle famiglie residenti registreranno una crescita dello 0,8%.Nei due anni successivi, la dinamica positiva del reddito e dell’occupazione continuerà a sostenere la spesa delle famiglie residenti che è attesa espandersi dell’1,2% nel 2016 dell’1,1% nel 2017.




























