Il Consiglio Esteri dell’Ue, riunito oggi a Bruxelles, ha deciso unanimemente di rinviare a lunedì prossimo, 16 febbraio, la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l’entrata in vigore delle nuove sanzioni contro individui ed “entità” (società), implicati in azioni contro l’integrità e la sovranità territoriale dell’Ucraina. Lo hanno riferito fonti del Consiglio Ue a Bruxelles.
I capi delle diplomazie dei Paesi membri hanno in pratica deciso di rinviare l’esecuzione della prevista proroga fino a settembre delle sanzioni contro persone e società russe e ucraine – un allargamento della cosiddetta black t – implicate nel conflitto separatista, in attesa del nuovo tentativo di mediazione da parte dei leader di Francia e Germania, Francois Hollande e Angela Merkel, che mercoledì a Minsk incontreranno il russo Vladimir Putin e l’ucraino Petro Poroshenko.
Il via libera definitivo all’entrata in vigore delle nuove sanzioni, che aggiungeranno 19 individui ai 132 già presenti nella “lista nera” e nove entità alle 28 già colpite, era previsto per oggi, dopo che la decisione politica era stata presa al Consiglio Esteri straordinario della settimana scorsa. Ma i ministri dell’Ue hanno deciso, hanno spiegato le fonti, di “dare spazio agli sforzi diplomatici in corso”, con il nuovo tentativo di mediazione da parte dei leader di Francia e Germania, François Hollande e Angela Merkel, che mercoledì a Minsk incontreranno il russo Vladimir Putin e l’ucraino Petro Poroshenko.
Nelle conclusioni del Consiglio Ue vi sarà anche un paragrafo di “sostegno e approvazione” per questo sforzo di mediazione e per la soluzione diplomatica al conflitto, hanno concluso le fonti.
Non c’era bisogno di nessun rinvio, invece, per quanto riguarda la proroga di sei mesi delle sanzioni, l’altra decisione politica presa dal Consiglio straordinario la settimana scorsa. La proroga, infatti, entrerà in vigore solo a marzo, alla scadenza dell’attuale periodo di applicazione delle sanzioni.
Intanto sarebbero almeno 1.500 i soldati russi e un convoglio di materiale militare ad essere entrati in Ucraina nel weekend, secondo le forze armate ucraine. “1.500 soldati russi e 300 articoli di equipaggiamento militare, tra cui sistemi missilistici Grad, hanno attraversato il confine russo-ucraino tra il 7 e l’8 febbraio” ha detto il portavoce militare Andriy Lysenko ai giornalisti.
F.P.