“Un decimale in più o in meno non cambia, purtroppo, la realtà: in valori assoluti dal 2011 ad oggi gli occupati sono diminuiti di oltre 250mila unità, mentre nello stesso periodo i disoccupati sono aumentati di un milione di unità”.
Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Fiovo Bitti, che commenta i dati resi noti dall’Istat spiegando che “l’Italia è oggi un Paese avvolto in una spirale negativa: da una parte non riesce a difendere i posti di lavoro esistenti, dall’altra non riesce a creare nuova occupazione né per i giovani né per tutti coloro che nel frattempo l’hanno persa o che si riprongono in cerca di un lavoro, magari dopo un periodo nel quale si è pensato maggiormente alla cura della propria famiglia”.
“In questo scenario – conclude -, la risposta non può certo essere rappresentata dall’ennesimo intervento sulle regole, come fa il governo. Servirebbe, piuttosto, una seria politica di interventi per rimettere al centro gli investimenti produttivi”.