“Il disegno di legge regionale sulla riforma dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale presentato dall’assessore allo sviluppo economico ed approvato dalla Giunta Regionale suscita diverse perplessità e contrarietà”. Lo denuncia la Uil Abruzzo in una nota in cui si legge che la proposta prevede “incomprensibilmente, il passaggio dal consolidato sistema territoriale sovra-comunale dei consorzi e delle aree vaste al desueto sistema comunale-locale”. “Per di più – prosegue – la nota – alcuni agglomerati industriali, con relativi impianti ed infrastrutture, ricadono in più Comuni o sono intercomunali: ad esempio, lo stabilimento Sevel, insediato sui Comuni di Atessa e Paglieta; la rete idrica-fognaria unica dell’agglomerato di Atessa-Paglieta e Lanciano-Mozzagrogna; il suo unico impianto di depurazione, nonché il suo unico impianto di trattamento acqua”. Inoltre, sostiene il sindacato, “l’unico soggetto Gestore Regionale che prenderebbe il posto dei 7 consorzi industriali ha una natura indefinita, non è un consorzio industriale, ma un entità senza precedenti, probabilmente illegittima e questo sistema, da un lato comunale-locale e dall’altro globale-regionale, potrebbe divenire facilmente ingovernabile”. Secondo la Uil Abruzzo, non si comprende poi “come farebbero i Comuni a reperire le risorse finanziare per costituire le relative strutture, accollarsi le rate residue dei mutui finanziari in corso, reperire/formare il rispettivo personale”.
Questi ed altri argomenti saranno esaminati ed approfonditi nell’assemblea della Uil convocata per il pomeriggio del 4 marzo ad Avezzano, alla quale parteciperanno i lavoratori dei Consorzi della regione iscritti alla Uil-Fpl, il Segretario Generale Abruzzo ed altri Segretari e confederali e di categoria. L’assemblea si concluderà con l’approvazione di un programma di iniziative per sollecitare il cambiamento del disegno di legge regionale. (LF)
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