Per lunedì 12 maggio la Flc-Cgil ha indetto lo sciopero del personale a tempo determinato, degli assegnisti di ricerca e di tutti i rapporti di lavoro a termine presenti nell`università contro le politiche sul precariato universitario, il definanziamento degli atenei e i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario portati avanti dall`attuale Governo. Lo fa sapere in una nota la Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil, in cui si sottolinea che lo sciopero “raccoglie l`appello per una mobilitazione contro tagli, guerra e precarietà delle Assemblee Precarie Nazionali e di diversi altri soggetti che si sono attivati negli atenei e sarà un`occasione per rendere finalmente visibili ragioni di chi non solo ha un lavoro a termine, ma si trova in larga parte senza tutele e senza rappresentanza. E per le altre componenti universitarie come strutturati, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario, sarà un`occasione per convergere contro le politiche del Governo rivendicando un`università pubblica e democratica”.
Tra le rivendicazioni alla base dello sciopero ci sono “il blocco di tutte le iniziative legislative finalizzate ad introdurre altre figure a termine nel pre-ruolo universitario oltre al Contratto di Ricerca; la realizzazione di un piano straordinario di allargamento degli organici e di stabilizzazione dell`attuale personale precario; l`aumento di almeno 5 miliardi di euro nei prossimi cinque anni del Fondo di Finanziamento Ordinario per riallineare le risorse del sistema universitario pubblico a quello degli altri paesi europei e il contrasto di ogni politica di riarmo in questa stagione di ripresa dei conflitti internazionali”, conclude la nota.