Gli utili netti di Chrysler sono più che quadruplicati nel primo trimestre del 2012, trainati soprattutto dalle vendite Usa (+40%) e attestandosi a 473 milioni di dollari. I ricavi sono saliti del 25%, a 16,4 miliardi di dollari dai 13,1 miliardi di un anno fa. Le vendite complessive sono aumentate del 33% a 523.000 unità. “Si tratta di un’altro trimestre positivo costruito sui guadagni provenienti dalle vendite”, commenta con soddisfazione il numero uno di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, sottolineando come il gruppo continui a centrare gli obiettivi fissati nel piano quinquennale.
In particolare, la quota di mercato negli Stati Uniti nei primi tre mesi del 2012 è cresciuta all’11,2% dal 9,2% di un anno fa. Con le vendite di marzo che è hanno fatto registrare il decimo mese consecutivo in cui Chrysler guadagna almeno il 20%. “Tale risultato – spiega il gruppo – riflette l’accresciuta fiducia dei consumatori nel nostro ventaglio di prodotti, comprese la Chrysler 300, nominata una delle dieci migliori auto familiari del 2012, e le Jeep Grand Cherokee e Wrangler, che finora quest’anno hanno conquistato venti premi”.
Per la prima volta nella sua storia, poi, Chrysler si è ritrovata per un trimestre leader del mercato in Canada, con una quota del 15%. Le vendite a livello internazionale, al di fuori del Nordamerica, sono cresciute dell’80% rispetto al primo trimestre del 2011: si tratta di 67.000 auto, comprese le 18.000 prodotte da Chrysler e vendute da Fiat.
L’utile operativo del gruppo è quindi cresciuto a 740 miliardi di dollari, il 55% in più rispetto all’anno precedente. Anche l’ebitda ha fatto registrare un balzo del 18%, attestandosi a 1,4 miliardi di dollari. (LF)


























