Il premier francese Manuel Valls non fa passi indietro sulla riforma della legge del lavoro e ha promesso che il testo “non sarà ritirato”, che verranno “liberate altre raffinerie” e ha richiamato il sindacato Cgt alla “responsabilità”, aggiungendo che la sigla sindacale, secondo lui, è in “impasse”.
“Lo Stato ha esercitato grande fermezza e determinazione. Le forze dell’ordine sono intervenute da venerdì per evacuare i depositi bloccati in Bretagna, Normandia, nel Nord della Francia e in Alvernia. Altri siti saranno sbloccati”, ha dichiarato il premier francese in un’intervista a Europe 1 da Gerusalemme.
“C’è un disegno di legge che è stato adottato dall’Assemblea nazionale con l’impegno del governo. Nessuna mozione di sfiducia è stata approvata. Questo testo proseguirà il suo iter in Senato e all’Assemblea nazionale. Siamo in democrazia. Non ritireremo il testo”, ha insistito Valls aggiungendo che il sindacato Cgt “avrà una risposta ferma” dal governo in caso di scontro frontale.
Anche il presidente francese Francois Hollande ha denunciato il “blocco” delle raffinerie e dei depositi di carburante come “una strategia di una minoranza” che si oppone al disegno di legge sul lavoro. Il capo di stato ha aggiunto di non voler “ignorare o trascurare quello che sta accadendo, ritengo che meriti rispetto chi ha rivendicazioni legittime” ma “non posso accettare che oggi ci sia un blocco fondato soltanto su una strategia di una minoranza”.