La Valtur ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 108 lavoratori diretti a tempo indeterminato, cui si aggiungono altri 123 lavoratori a tempo determinato, ed ha confermato il mancato avvio delle attività dei villaggi estivi di Capo Rizzuto, Favignana, Ostuni, Porto Rosa, Torre Chia, Simeri, Garden Club Toscana e Colonna Beach. Sarà interrotta anche l’attività dei villaggi internali Pila Marilleva, Sestriere e Principe di Marmolada. Il tour operator ha comunque confermato le intenzioni di rinegoziare i contratti attivi e di cedere le strutture ricettive.
I sindacati di categoria Fisascat, Filcams e Uiltucs fanno sapere che dall’incontro con l’azienda che si è tenuto ieri, 28 marzo al Mise, è emerso che la proprietà Valtur non sta lavorando per una vendita dell’intero perimetro, ma per una liquidazione orientata a far uscire l’attuale gestione il più indenne possibile.
“È un atteggiamento grave che non tiene conto delle implicazioni economiche e occupazionali di una realtà importante come Valtur. Investindustrial deve invertire la marcia e favorire il passaggio di Valtur a chi vuole continuare l’attività – dichiara Luca De Zolt della Filcams Cgil Nazionale – altrimenti viene da chiedersi quali siano gli interessi dietro questa liquidazione”.
“La gestione David ha creato una situazione assurda in cui mentre si facevano proclami sul mercato si tenevano lontani possibili investitori. Basti pensare che il dato circolato nelle ultime settimane sul famoso buco di bilancio di oltre 100 milioni di Euro include anche i costi della liquidazione, che non sono assolutamente strutturali. Perché si è voluto dare un quadro di questo tipo?” chiosa il sindacalista.
Per il ministero va favorita la continuità unitaria di Valtur e ha riferito che sono giunte al ministero stesso richieste di informazioni da parte di diversi gruppi. “In tempi brevi le proposte dei privati devono concretizzarsi, perché si apre una fase molto critica perché i villaggi rischiano di non aprire creando un danno enorme ai territori coinvolti”, aggiunge De Zolt.
“La Filcams Cgil è mobilitata per salvare Valtur e i posti di lavoro, e continuerà a svolgere azioni di pressione in questo senso.”