È stato approvato il decreto sulle semplificazioni. Il presidente del consiglio Mario Monti ha presentato le nuove norme in una conferenza stampa. “Nessuna variazione al valore legale dei titoli di studio e della laurea nel decreto semplificazione – ha detto – che saltano dal testo del decreto”. “Ci siamo accostati – ha aggiunto – a questo tema con animo sgombro da pregiudizi ideologioci con l’orientamento a superare, almeno da parte mia, il simbolismo del valore legale e per questa ragione abbiamo deciso di non affrontarlo in questo dl”. “Sul tema si aprirà però una consultazione pubblica”. Monti sottolinea che il tema del valore legale dei titoli di studio è annoso. “Ci sono scritti di Luigi Einaudi del 1947 e al 1955”. “Abbiamo deciso – prosegue – di sviluppare un dibattito pubblico sull’argomento per esaminare meglio questa materia più complessa di quanto possa sembrare”.
Sulla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020 la decisione del governo arriverà entro metà febbraio. “Stiamo considerando – ha aggiunto – molto attentamente il tema sulla base degli studi approfonditi che ci sono stati forniti dal comitato promotore”.
I cittadini in particolare avranno grandi benefici dalla semplificazione della burocrazia. Non più, dunque, lunghi tempi di attesa per ottenere un documento, moduli amministrativi complicati e uffici pubblici inaccessibili. Sarà possibile ottenere attraverso il web con pochi e semplici passaggi: il cambio di residenza; l’iscrizione nelle liste elettorali; i certificati anagrafici o il rinnovo dei documenti di identità partecipazione ai concorsi pubblici. Le persone affette da disabilità potranno usare il verbale di accertamento dell’invalidità (anziché le attuali attestazioni medico-legali) per ottenere i contrassegni per parcheggiare nel centro storico. Godranno inoltre dell’esenzione dal bollo e di un regime agevolato di IVA. Viene previsto anche un nuovo programma di sperimentazione della social card nei Comuni con più di 250mila abitanti. Il programma è finalizzato alla eventuale estensione come strumento di contrasto alla povertà. Con questa finalità, dovrà coinvolgere attivamente soggetti pubblici e non-profit e favorire l’inclusione attiva dei beneficiari.
Particolarmente importanti, sia per le imprese che per i cittadini, in particolare i giovani, le misure riguardanti l’università. Con l’approvazione del decreto-legge si introduce il Portale unico delle università: la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami di profitto e di laurea sostenuti dagli studenti universitari si effettuerà esclusivamente per via telematica.
-Grande spessore è dato all’agenda digitale. Quest’ultima è stata finora uno dei punti deboli delle politiche di governo. “Semplifica Italia” la rende obiettivo prioritario. Le misure del provvedimento intendono aumentare l’efficienza dell’azione amministrativa, potenziare gli strumenti informatici di negoziazione, alleggerire le procedure di contrattazione per il mercato elettronico della pubblica amministrazione e incrementare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti pubblici. L’agenda digitale consta di quattro punti fondamentali: Primo, la costituzione di una cabina di regia per lo sviluppo della banda larga e ultra-larga. Secondo, apertura all’ingresso dell’open data, ossia la diffusione in rete dei dati in possesso delle amministrazioni, nell’ottica della totale trasparenza. -Terzo, utilizzo del cloud, ovvero la dematerializzazione e condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni. Quarto, gli incentivi alle smart communities, gli spazi virtuali in cui i cittadini possono scambiare opinioni, discutere dei problemi e, soprattutto, stimolare soluzioni condivise.
Si riduce radicalmente il numero di controlli e verifiche per costituire un’impresa. Quelli che, invece, sono già titolari di un’attività imprenditoriale potranno acquisire tutte le informazioni utili per la loro attività accedendo alle nuove banche dati consultabili attraverso i siti degli sportelli unici comunali. Una parte consistente delle semplificazioni a favore delle imprese riguarda gli appalti pubblici. Con “Semplifica” Italia tutti i documenti contenenti i requisiti di carattere generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziario delle aziende vengono acquisiti, e gestiti, dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Le amministrazioni avranno la possibilità di consultare rapidamente il fascicolo elettronico di ciascuna impresa ed effettuare i controlli necessari, con un risparmio stimato di circa 1,3 miliardi l’anno. Le piccole e medie imprese risparmieranno sui costi vivi della gestione amministrativa. Il risparmio, per loro, è stimato in oltre 140 milioni di Euro all’anno. (LF)
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