Fim, Fiom e Uilm sollecitano il ministero dello Sviluppo economico a convocare un tavolo sulla vertenza Whirlpool. “Non è più procrastinabile il confronto con l’azienda e con la proprietà americana – dicono i sindacati – il 31 ottobre, data di annuncio di chiusura dello stabilimento di Napoli, è ormai drammaticamente prossimo. Ancora una volta si evita il confronto sulle prospettive industriali degli stabilimenti italiani a partire proprio da quello partenopeo”.
I temi da affrontare con “estrema urgenza” sono la prossima scadenza degli ammortizzatori sociali e i carichi produttivi, anche a fronte dell`aumento dei volumi. “In particolare quello delle lavatrici rende ancora più incomprensibile la chiusura di Napoli contraddicendo quanto firmato nel 2018 e disattendendo l`applicazione del piano industriale – aggiungono Fim, Fiom e Uilm – da questi temi è necessario partire per affrontare un confronto serio e fuori dai confini dei ricatti aziendali”. I sindacati confermano lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e delle flessibilità su tutto il territorio nazionale.
TN