Dalle 9.30 d questa mattina i lavoratori dell’appalto Ama di raccolta rifiuti per le utenze non domestiche, che rischiano il lavoro in Roma Multiservizi, manifestano con i sindacati davanti alla sede dell’azienda, dopo che il tavolo di confronto istituzionale sulla vertenza facilitato dal Campidoglio è saltato ieri sera.
“Siamo con i lavoratori davanti alla sede di Roma Multiservizi e denunceremo il cinismo di chi dopo aver usato queste persone fa pagare a loro le proprie incapacità e inefficienze, usandoli come ostaggi per alzare la posta in gioco”, scrivono Fp Cgil, Fit Cisl, Fiadel.
Il tavolo, hanno spiegato i sindacato “è stato breve, vista l’assenza delle aziende e in particolare della capofila dell’associazione temporanea di impresa, Roma Multiservizi”, che ha evidentemente deciso di esasperare lo scontro e di causare un’emergenza sociale. Abbiamo quindi abbandonato la seduta perché c’è un limite che non possiamo valicare, ovvero il rispetto delle persone che rappresentiamo, della loro dignità e del prezioso contributo che hanno dato alla città con il proprio lavoro.
“Restano appese a un filo – proseguono i sindacati – le sorti di 270 lavoratrici e lavoratori a causa delle inefficienze di AMA, incapace di mantenere la stessa posizione per più di un incontro e assolutamente priva di controllo su una società di cui è proprietaria al 51%”.
La sindaca Virginia Raggi, hanno attaccato i sindacati nella nota, “non pervenuta. La grande assente in questa operazione di macelleria sociale che sfrutta l’emergenza Coronavirus”.
Una assente per i sindacati ma presente per Radio 24, che proprio oggi ha intervistato la sindaca Raggi: “Credo che i risultati della nostra amministrazione piano piano, nonostante tante narrazioni, – spiega la sindaca – si comincino a vedere. Il dialogo con le categorie e i sindacati, non è mai venuto meno. Anzi: io mi fatta portavoce con il Governo delle istanze della città e delle categorie, come nel caso del taglio della Cosap, e le categorie lo sanno”.
E.G.