L’Unione delle Camera penali ha proclamato tre giornate di sciopero, dal 19 al 21 aprile, “contro l’inerzia del governo sulle riforme in materia di giustizia”.
La protesta, la prima del settore giustizia dall’insediamento del governo Meloni, è indetta a causa della “sostanziale inerzia seguita all’impegno”, del ministro della Giustizia Carlo Nordio “già a dicembre scorso e più volte ribadito, di istituzione di un tavolo di confronto tra avvocatura e magistratura sulle più urgenti necessità di interventi modificativi della recente riforma”.
“La preannunciata stagione delle riforme liberali della giustizia è già abortita? Le riforme processuali urgenti richieste dalla avvocatura sono ignorate – si legge nella delibera della Giunta UCPI -. I diktat della magistratura prontamente eseguiti: rallentamento della riforma costituzionale della separazione delle carriere,congelamento delle riforme dell’ordinamento giudiziario sgraditealle toghe. E poi, carcere, carcere, carcere, ogni qual volta la cronaca e la ricerca del consenso ispirano e sollecitano il peggiore populismo penale. I penalisti italiani lanciano nel paese la mobilitazione per il rispetto degli impegni elettorali e parlamentari assunti dalla nuova maggioranza: subito tre giornate di astensione dalle udienze penali, per dare il via ad una nuova stagione di iniziative politiche in difesa del diritto penale liberale e del giusto processo”.
e.m.