Al termine di una fase di concertazione, Cisl e Uil hanno deciso di sottoscrivere il protocollo del Governo, ma la Cgil resta critica. Pier Paolo Baretta, segretario generale aggiunto della Cisl, qual è il suo giudizio su questa situazione?
La Cgil ha mosso principalmente tre obiezioni: su contratti a termine, staff leasing e lavoro straordinario. In tutti i casi, però, sono critiche che non ci trovano d’accordo e appaiono fuori contesto.
Perché?
Nello specifico, sui contratti a termine il documento contiene una soluzione vantaggiosa per i lavoratori: sono rafforzati i controlli e viene adottata una formula sicuramente migliorativa rispetto al regime precedente. E’ vero che lo staff leasing non viene abolito, ma la materia è rimandata direttamente alla contrattazione rafforzando così la funzione negoziale.
E in tema di straordinari?
Il Governo ha già operato una riduzione delle tasse a vantaggio dei lavoratori, quindi è comprensibile che adesso scatti un meccanismo analogo in favore delle imprese. Non c’è nessuno scandalo.
C’è il rischio di una firma separata?
Penso di no. La Cgil ha già sottoscritto un documento unitario in cui si impegna a firmare l’accordo insieme agli altri sindacati. Siamo tranquilli e ci aspettiamo il rispetto di quella linea.
A settembre è prevista la consultazione unitaria. Sarà possibile?
Ce lo auguriamo, perché si tratta di un’iniziativa utile e necessaria che può stimolare il dibattito sindacale ma anche quello politico. Per farlo, però, serve la piena condivisione dei contenuti dell’intesa, dato che ci rivolgiamo ai lavoratori per chiedere il voto favorevole.
Quindi?
Vedremo come si muove la Cgil nei prossimi mesi.
Emanuele Di Nicola


























