«Da Nord a Sud migliaia e migliaia di sentenze di condanna non eseguite per mancanza di personale, cui si aggiungono istituti penitenziari per adulti e per minori che scoppiano, e questo governo litiga ogni giorno invece di trovare soluzioni» afferma Massimo Battaglia, segretario generale della federazione Confsal-UNSA.
«Chiedo che il miliardo di euro risparmiato per il reddito di cittadinanza venga immediatamente messo a disposizione per la giustizia italiana. Il 22 maggio l’UNSA effettuerà un sit-in di protesta a Torino (Palazzo di Giustizia) per rivendicare assunzioni e risorse e per evitare altri casi gravissimi, come quello dei Murazzi a Torino, dove il giovane Stefano Leo è stato barbaramente ucciso da un condannato ancora in libertà».
Battaglia conclude: «Il personale è stanco. Se non ci saranno risposte a breve, Confsal-UNSA, prima O.S. del Dicastero, farà seguire altre iniziative di rilevanza mediatica, fino ad arrivare allo sciopero e a paralizzare i palazzi di giustizia del paese».
TN