“In tre anni i dipendenti in più sono oltre 900.000, portando l`occupazione vicina ai livelli pre-crisi in numero di teste, ma non ancora in termini di ore lavorate, a causa degli ancora ampi livelli di part-time involontario”. E` quanto sostiene in una nota il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, commentando i dati contenuti nel Rapporto sul mercato del lavoro messo a punto da ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal.
“Se è comunque positiva l`elevata intensità occupazionale della ripresa economica, che produce effetti in tutti i settori, tranne che nell`edilizia dove la crisi occupazionale continua, è da sottolineare che nel 2017 a crescere è quasi esclusivamente l’occupazione a termine. Inoltre – sottolinea Petteni -, i due gap, quello intergenerazionale e quello Nord – Sud, si sono acuiti con la crisi, ed ancora non sono stati recuperati”.
“Bisogna rivolgere ogni sforzo a queste persistenti criticità, per cogliere tutte le opportunità della ripresa economica oramai in corso: colpisce positivamente, ad esempio, il tasso di posti vacanti, che cresce dal 2013 e torna ai valori massimi del periodo pre-crisi, indicando spazi occupazionali da riempire agendo sul miglioramento delle politiche attive, sulle politiche scolastiche e formative, sugli strumenti di gestione delle crisi, sugli incentivi al lavoro stabile, tutte politiche che la Cisl – ha concluso – ha proposto e sostenuto in questi anni e sulle quali si iniziano a cogliere i segni nella legge di bilancio in via di approvazione. Segni che vanno rafforzati. Non abbasseremo la guardia”.