Ieri, 28 marzo, una fortissima esplosione in una cisterna all’interno del porto di Livorno ha provocato ieri la morte di due operai, Nunzio Viola di 52 anni e Lorenzo Mazzoni, di 25 anni. La procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo.
Le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil dicono basta alle continue morti sul lavoro, richiamando tutti alla massima attenzione sul problema della sicurezza. Per questo motivo, è stato indetto uno sciopero di 8 ore che sarà articolato dalle categorie nell’arco della giornata di oggi. Saranno esclusi dallo sciopero tutti i lavoratori che sono assoggettati al rispetto della legge 146 sull’autoregolamentazione al diritto di sciopero. Le organizzazioni, inoltre, in memoria di questi lavoratori e per rimettere al centro la sicurezza affinché questi episodi non accadano più, promuovono una fiaccolata chiamando tutti i cittadini a partecipare. Il corteo partirà alle 21 da Piazza della Repubblica e terminerà davanti all’Autorità Portuale.
“Nell’esprimere profondo cordoglio per i due lavoratori vittime del gravissimo incidente verificatosi al porto di Livorno, non possiamo non rilanciare l’allarme e la denuncia per la preoccupante inversione di tendenza sul versante della sicurezza nei luoghi di lavoro, che si registra ormai da alcuni mesi. È tempo che tutti, a partire dalle Istituzioni, facciano la loro parte”. Così Franco Martini, segretario confederale della Cgil. “La nostra preoccupazione – prosegue – è aggravata dalla coincidenza con la ripresa economica in atto, a dimostrazione che prevenzione e qualità del lavoro non costituiscono ancora il punto cardinale di questa crescita”.
Il dirigente sindacale ricorda poi che “l’Italia è uno degli ultimi Paesi della Comunità Europea a non aver messo ancora a punto la propria strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro”, e sostiene che sia inoltre necessario “combattere contro l’aumento della precarizzazione del lavoro, che avviene con il massiccio ricorso agli appalti e con la moltiplicazione dei contratti pirata. Le imprese – sottolinea – devono investire in formazione e innovazione”.
“Le indagini verificheranno le responsabilità, che andranno colpite con il massimo rigore. Ma – aggiunge il segretario confederale – occorre una straordinaria mobilitazione nazionale per restituire nuova dignità al lavoro. Cgil, Cisl e Uil, proprio per rilanciare l’impegno di tutto il mondo del lavoro – conclude Martini – dedicheranno la manifestazione nazionale del Primo Maggio al tema della sicurezza”.