Il tavolo governo-sindacati sull’ex-Ilva di Taranto riprenderà lunedì prossimo presso il ministero del Lavoro. Lo ha riferito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo ad una domanda durante le interrogazioni a risposta immediata alla Camera. La riunione, che è durata circa due ore e un quarto, è stata convocata dal Mimit per informare i sindacati su quali possano essere le conseguenze sull`occupazione sulla cassa integrazione.
Per i metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm l’esito è stato deludente. “L’incontro non è andato bene” ha detto il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, “era necessario continuare ma non c’erano le condizioni. E quindi c’è stata una sospensione e si riprenderà i primissimi giorni della prossima settimana perché noi abbiamo chiesto delle garanzie per i lavoratori e per la prospettiva”. Richieste, ha aggiunto, “che non hanno avuto risposte adeguate. Per cui abbiamo ritenuto insieme, col governo, di aggiornare il tavolo”.
“C’è una sospensione di fatto” ha detto il segretario generale della Fiom, Michele De Palma. “Il governo non si muoverà unilateralmente ma è riconvocato per la prossima settimana un nuovo incontro perché alle questioni che noi abbiamo posto sulla continuità industriale, il futuro dell’azienda ed il presente dei lavoratori ad oggi il governo non ci ha dato le risposte necessarie. Lo Stato deve garantire la continuità dell’azienda, questo per noi è il punto fondamentale, gli investimenti per la decarbonizzazione e garantire i livelli occupazionali.
Urso ha poi precisato che sull’ex Ilva di Taranto “resta per noi fermo l`obiettivo che ci siamo posti un anno fa sulla produzione siderurgica italiana, che riteniamo fondamentale per il nostro sistema industriale. E tanto più a fronte dei nuovi assetti industriali e geopolitici, che devono convincere che è assolutamente necessario garantire l`autonomia strategica sulla produzione siderurgica della nostra Europa. Questo in un percorso di riconversione green con le nuove tecnologie”.
“Ho già condiviso con il presidente della regione Puglia la necessità di un programma che preveda piena decarbonizzazione del sito di Taranto, come stiamo già facendo a Piombino e a Terni – ha aggiunto -. Pensiamo di fare altrettanto, se c`è la dovuta collaborazione, anche e necessariamente a Taranto”.