La delegazione Federmeccanica-Assistal “si è assunta la responsabilità di aver interrotto la trattativa per il rinnovo contrattuale”. Così le segreterie di Fim, Fiom e Uilm che oggi hanno proclamato sei ore di sciopero a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
“L`intransigente posizione delle controparti – dicono – ha bloccato la prosecuzione della trattativa perché ha condizionato la prosecuzione del negoziato nelle giornate di oggi, di mercoledì 14 e giovedì 15 alla revoca dello stato di mobilitazione che la delegazione sindacale aveva appena proclamato. I metalmeccanici hanno difeso un interesse generale del Paese difendendo l`industria e l`occupazione, la salute e la sicurezza, il contratto nazionale. Federmeccanica e Assistal devono riconoscere il valore dei lavoratori”.
Fim, Fiom e Uilm hanno dichiarato l`apertura della mobilitazione in conseguenza della posizione assunta da Federmeccanica e Assistal sugli aspetti retributivi dopo la mancanza di aperture significative sugli aspetti normativi. “La crisi del negoziato – aggiungono – è stata determinata dalla posizione datoriale che confermava il meccanismo di rivalutazione dei minimi contrattuali solo sulla base dell`Ipca a consuntivo, così come definito in via sperimentale nel contratto 2016 è un elemento assai critico rispetto alle richieste della piattaforma sindacale. Non è stato l`unico motivo di difficoltà: nel corso del negoziato, iniziato il 5 novembre 2019, che ovviamente ha risentito della pandemia Covid-19, sono stati svolti 13 incontri nei quali sono stati discussi molte richieste sindacali, ma che non hanno prodotto neppure un documento scritto sui temi discussi sul quale far avanzare positivamente il negoziato”.
Secondo i sindacati “non c`è stata mai una vera trattativa con la ricerca di convergenze e aggiustamenti reciproci che Federmeccanica e Assistal non hanno mai perseguito nel negoziato in corso. Data la difficile situazione del settore, in questa trattativa il comportamento di Fim, Fiom e Uilm e dei lavoratori è stato molto paziente e responsabile. Siamo disponibili a riprendere anche da oggi il negoziato, ma questo deve avvenire su presupposti e merito totalmente diversi da quelli assunti da Federmeccanica e Assistal. Dopo 9 mesi dalla scadenza del contratto non possono pensare di eludere il confronto sui temi normativi che rispondono ai bisogni dei lavoratori, di offrire meno di 40 euro di aumento contrattuale (sempre che l`Ipca vada secondo le previsioni) e di pretendere che di fronte a tutto questo non ci sia la mobilitazione per tutelare l`occupazione e difendere il contratto nazionale”.
E.G.