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Fondazione Di Vittorio, nel 2021 oltre 3 milioni di contratti a termine

redazione
Dicembre14/ 2021

La forte crescita economica acquisita per il 2021 (+6,2%) si trasmette troppo lentamente all’occupazione, sia a livello quantitativo che qualitativo. A ottobre 2021 l’occupazione è ancora sotto i livelli pre-pandemia (-188 mila occupati rispetto a febbraio 2020) e l’incremento occupazionale è determinato prevalentemente da contratti a termine che raggiungono uno dei livelli più alti mai registrati prima: 3 milioni e 67mila. Lo rileva l’ultima ricerca della Fondazione Di Vittorio dal titolo “Il lavoro tra forte precarietà, contratti brevi e bassi salari”.

Nello studio si osserva come nel terzo trimestre del 2021, a fronte di una forte crescita del PIL (+2,6 sul trimestre precedente e +3,9% sul terzo trimestre 2020), l’incremento dell’occupazione sia molto più contenuto (+0,5% l’aumento congiunturale e +1,7% quello tendenziale). L’aumento tendenziale del numero di occupati registrato nel terzo trimestre 2021 (+374 mila) è il risultato di un incremento degli occupati dipendenti (+470 mila, di cui il 75,7% è a termine) e di un’ulteriore diminuzione degli occupati indipendenti (-96 mila). La variazione tendenziale osservata nel numero di dipendenti è evidentemente molto diversa tra i permanenti, che segnano un magro +0,8%, e quelli a termine, che registrano un considerevole +13,4%.

tn

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