Si è svolto oggi l’incontro tra le confederazioni sindacali rappresentative e il Ministro della pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, presso Palazzo Vidoni per un confronto sul Disegno di legge di bilancio 2019.
A nome della Federazione Funzione Pubblica della Cida, è intervenuto il Presidente Giorgio Rembado lamentando l’eccessiva lentezza dell’andamento delle trattative per il rinnovo dei contratti nelle aree dirigenziali relative al triennio 2016-2018: “Il dato si commenta da solo: i tempi di questa stagione contrattuale scadono al 31 dicembre prossimo e, a meno di due mesi di distanza, nessuno dei 4 contratti in rinnovo è in dirittura d’arrivo. C’è da chiedersi a cosa si debba un tale ritardo”.
“Questi contratti, infatti, dovevano essere negoziati tenendo conto di un’innovazione sostanziale che aveva portato all’aggregazione delle aree e alla loro conseguente riduzione dei tempi. “
“Per essere realizzata, però – prosegue Rembado – avrebbe dovuto comportare l’armonizzazione della normativa e, d’altro lato, la perequazione retributiva tra i differenti profili dirigenziali. Né l’una né l’altra, fin qui, sono state realizzate al tavolo con la conseguenza di un rallentamento e un mancato raggiungimento dell’obiettivo. Da parte nostra avvertiamo la necessità di dare una scossa per l’accelerazione del confronto tanto più che, a breve, inizierà il nuovo triennio contrattuale”.
Da questo lato è stato apprezzato l’inserimento nel disegno di legge di bilancio della previsione dei futuri rinnovi con le specifiche voci.
“Va detto subito però che le risorse previste in finanziaria per il triennio 2019-2021 risultano del tutto insufficienti anche per il fatto che in Lara misura risultano già vincolate, con una conseguente riduzione dei finanziamenti nei tre anni di vigenza contrattuale. FP Cida chiede pertanto di rinvenire ulteriori risorse che vadano in primo luogo a finanziare la perequazione retributiva tra le differenti figure dirigenziali delle pubbliche amministrazioni tra cui quelle in primo luogo dei dirigenti scolastici”.