“Credo sia un momento storico, e occorre davvero una leadership che viva con la testa nel mondo e che sia in grado di cambiare tutti noi”. Cosi’ Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda, esplicita ulteriormente il suo ‘’tifo’’ per Alberto Vacchi come prossimo presidente di Confindustria: “Mi auguro che ce la faccia”, ha ribadito, aggiungendo: “in questo momento è vitale avere come leader di Confindustria qualcuno che viene dal manifatturiero, internazionale tecnologico. Abbiamo bisogno di una leadership abituata ad avere rapporti con il mondo finanziario, con aziende in altri paesi europei, e che sappia quali sono le relazioni sindacali vere”.
Quella di Rocca non e’ la sola presa di posizione ufficiale pro- Vacchi; nelle ultime ore, si sono pronunciati a suo favore anche Asscomplast, i Giovani di Assolombarda, la Confindustria dell’Emilia Romagna. Spaccato (come al solito) il Veneto: le territoriali di Treviso, Belluno e Padova sono con Vacchi, mentre Verona, Vicenza e Venezia-Rovigo con Boccia.
Per Vincenzo Boccia e’ schierata anche l’Anie (la federazione nazionale delle imprese elettroniche che conta due voti nel consiglio generale che eleggerà il presidente), la Valle d’Aosta, che per bocca del presidente Paolo Giachino ha riconfermato l’intenzione di votare l’ex leader della Piccola industria, l’Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). Inoltre, il presidente dei Giovani Industriali, Marco Gay, ha confermato “l’appoggio unanime a Boccia”, malgrado le divergenti prese di posizione dei Giovani dell’Emilia Romagna e di Assolombarda. A questo proposito, Gay ha osservato: ‘’il loro e’ un allineamento obbligato alle proprie territoriali, che sono per Vacchi. Ma oggi tutti i nostri sei membri in consiglio generale hanno dato ai saggi l’indicazione che voteranno per Boccia’’.
Su una cosa, pero’, tutte le varie anime confindustriali concordano: quattro candidati sono decisamente troppi, la rosa va ridotta a due. A questo proposito, si parla della possibilità di un ticket Vacchi-Regina: quest’ultimo, in pratica, sarebbe pronto a un passo indietro, convogliando su Vacchi il pacchetto di voti di cui dispone. Quanto a Bonometti, ci si aspetta anche da lui, domani, un passo indietro. A meno che non siano gli stessi Saggi a decidere la sua esclusione.
Giovedì sara’ infatti la giornata decisiva per capire quanti e quali candidati approderanno al consiglio generale del 31 marzo: nella mattinata terminerà a Milano il giro di consultazioni e nel pomeriggio i candidati alla presidenza stessi saranno convocati dai saggi per essere informati sull’esito dei tre giri di audizioni. Il 17 marzo, quindi, i candidati che decideranno di restare in gara presenteranno programma e squadra al consiglio generale. E il 31, infine, si votera’ il presidente.