Come da previsioni, la corsa alla presidenza di Confindustria si dimezza nel numero dei candidati: Aurelio Regina e Marco Bonometti si ritirano, restano in campo Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia. Regina ha annunciato la decisione dopo aver incontrato i saggi a Milano, specificando che appoggerà Vacchi. “In queste settimane tra i tanti imprenditori miei sostenitori -ha spiegato- ho riscontrato una forte spinta e pressione per convergere sul programma di Alberto Vacchi”. “Nei prossimi giorni vedremo se questo sarà possibile perché vengono prima il programma, la squadra e le competenze”.
La spinta su Vacchi, ha proseguito Regina, “è molto forte e devo tenerne conto: oggi va privilegiata l’unità di Confindustria, bisogna trovare un progetto comune. Tutti si devono impegnare a cercare l’unità e provare a mettere insieme i tanti mondi che compongono Confindustria“. Quella di ritirarsi dalla corsa per la presidenza, ha spiegato Regina, “è una decisione che avevo già preso da un paio di settimane ma volevo portare a termine gli impegni istituzionali”.
Di tono molto diverso le dichiarazioni di Bonometti, che attacca a testa bassa il sistema confindustriale: ”non c’e’ stato alcun confronto aperto, i vincoli imposti ai candidati in corsa per la presidenza di Confindustria hanno favorito il professionismo confindustriale, che ha potuto lavorare indisturbato, tessendo ragnatele e scambiando consensi, come la peggiore politica da noi sempre vituperata. Questo non è nel mio dna”.
“Avevo detto subito che non mi interessava una poltrona -prosegue- che non volevo voti di scambio, che non ero disponibile a compromessi che pregiudicassero gli interessi della generalità delle imprese. Non è stato possibile un confronto aperto su questo terreno, complice una riforma che ha mostrato i suoi limiti. Basti pensare che tra una settimana il Consiglio generale di Confindustria ascolterà i programmi dei candidati solo dopo la consultazione dei saggi, con una illogicità – ha concluso – che deve essere rapidamente corretta”. Quanto a eventuali endorsement, per ora Bonometti si astiene: ”decidero’ dopo aver sentito i programmi e i progetti”. Cioe’ dopo il 17 marzo, data in cui i due candidati rimasti in gara si presenteranno al consiglio generale proponendo un programma e una squadra. Fino a quella data, resta tra l’altro in vigore il ”bavaglio” imposto dalle nuove regole, che vieta ai candidati di farsi ”campagna elettorale”.