Al nuovo Governo, “qualsiasi Governo sarà”, la Cisl chiederà di “mettere al centro la crescita”, che significa “poter dare risposte e creare condizioni di sviluppo in tutto il Paese”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ai microfoni di Radio Anch’io, ricordando che negli anni della crisi “sono cresciute le diseguaglianze”, diventate “ormai insopportabili tra Nord e Sud”.
Furlan ha sottolineato che “una parte dell’imprenditoria italiana è competitività sui mercati internazionali con elementi di qualità straordinaria, un’altra parte ha sofferto in modo drammatico la crisi con la chiusura di tante imprese e perdita di tanti posti di lavoro”. Secondo la leader della Cisl è necessario “mettere al centro il lavoro” e questo “significa affrontare alcune questioni nodali che oggi creano differenze. Il prossimo Governo se le troverà davanti. I dati dell’occupazione e della povertà sono ancora drammatici”.
Furlan ha inoltre auspicato che non aumenti l’Iva. “Credo che l’aumento sia da scongiurare assolutamente – ha concluso – abbiamo un po’ di ripresa dei consumi interni. L’aumento dell’Iva sarebbe deleterio, va scongiurato”.