La Grecia “non ha ancora inviato ufficialmente la sua lista” delle riforme strutturali che si impegna ad attuare con “le istituzioni” (Commissione europea, Fmi e Bce, ovvero la ex Troika) e che dovrà essere approvata dall’Eurogruppo domani, nell’ambito dell’accordo per l’estensione di quattro mesi del prestito ad Atene. E’ quanto ha spiegato oggi a Bruxelles la numero due del sevizio del Portavoce della Commissione europea, Mina Andreeva.
Il governo di Alexis Tsipras, ha ricordato, ha ancora tempo fino alla mezzanotte di oggi per inviare la lista, e la Commissione non prevede di emettere alcun comunicato quando giungerà il documento ufficiale, ma si limiterà a informarne l’Eurogruppo. Le “tre istituzioni” sono comunque “in contatto costante con le autorità greche”.
Secondo il quotidiano tedesco Bild, il piano che il governo di Alexis Tsipras presenterà ai creditori prevede di intascare 2,5 miliardi dalle tasse sui grandi patrimoni, altrettanto dal recupero dei debiti fiscali di individui e imprese, e altri 2,3 miliardi dalla lotta al contrabbando di benzina e sigarette.

























