Nei primi cinque mesi dell’anno si conferma l’aumento delle trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato (+70.000), che registrano un forte incremento rispetto al periodo gennaio-maggio 2017 (+45,7%). In contrazione risultano, invece, i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-18,4%). Lo rileva l’Inps nell’ossrvatorio sul precariato.
Le cessazioni nel complesso sono in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+14,3%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti a tempo determinato e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,1%).
Nel periodo gennaio-maggio 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +748.000, di poco inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+767.000). A maggio 2018 questo saldo risulta pari a +443.000, in linea con quanto registrato ad aprile (+447.000).
Rispetto al mese precedente migliora per il quinto mese consecutivo la variazione tendenziale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato che rimane però ancora negativa (-39.000); risulta positiva e in aumento la variazione dei rapporti di somministrazione, di apprendistato e di quelli stagionali; per il tempo determinato e l’intermittente si registra una variazione tendenziale ancora significativamente positiva seppur in progressiva riduzione.
Le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo in esame sono aumentate del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +3,1%, contratti di apprendistato +13,7%, contratti a tempo determinato +8,4%, contratti stagionali +7,0%, contratti in somministrazione +21,5% e contratti intermittenti +8,8%.