Nel mese di maggio per gli ordinativi totali dell’industria, si registra una diminuzione congiunturale del 2,5%, sintesi di un aumento dello 0,3% degli ordinativi interni e un calo del 6,3% di quelli esteri. Lo ha comunicato l’Istat.
Sempre a maggio, invece, il fatturato dell`industria, al netto della stagionalità, registra un incremento dell`1,2% rispetto ad aprile, con aumenti sia sul mercato interno (+1,1%) sia su quello estero (+1,3%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di maggio 2014), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 2,4%, con un incremento dello 0,6% sul mercato interno e del 5,8% su quello estero.
Nella media degli ultimi tre mesi, l`indice complessivo aumenta dell`1,2% rispetto ai tre mesi precedenti (+1,3% per il fatturato interno e +1,0% per quello estero). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l`energia (+6,0%), per i beni strumentali (+2,0%) e per i beni di consumo (+0,6%), mentre i beni intermedi registrano una lieve flessione (-0,1%).
In quanto all`indice destagionalizzato di volume del fatturato del settore manifatturiero aumenta dell`1,2% rispetto ad aprile e dello 0,7% nella media degli ultimi tre mesi rispetto ai tre precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2015 il volume del fatturato cresce del 3,2% su base tendenziale e dell`1,1% nella media dei primi cinque mesi dell`anno rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente.
Infine, per quanto riguarda le vendite al dettaglio, su base mensile destagionalizzata, sono scese dello 0,1% rispetto ad aprile 2015. Rispetto a maggio 2014, l`indice grezzo del valore del totale delle vendite segna una variazione positiva dello 0,3%. Nella media del trimestre marzo-maggio 2015, il valore delle vendite registra una crescita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.
Con riferimento ai primi cinque mesi del 2015, l`indice grezzo del valore del totale delle vendite cresce dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2014; le vendite di prodotti alimentari segnano un aumento dello 0,6%, quelle di prodotti non alimentari, invece, restano invariate.