Crollano i consumi delle famiglie italiane: la spesa corrente nel 2012 si è ridotta dell’1,6% con una flessione del 4,3% dei volumi acquistati. E’ quanto emerge dal rapporto Istat 2013, presentato oggi a Montecitorio. La contrazione dei consumi, si legge nel rapporto, è “la più forte dall’inizio degli anni Novanta”. Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è diminuito del 4,8%: si tratta di una caduta “di intensità eccezionale che giunge dopo un quadriennio caratterizzato da un continuo declino”. A pesare sul crollo del potere d’acquisto, sottolinea l’Istituto nazionale di statistica, “hanno contribuito soprattutto la forte riduzione del reddito da attività imprenditoriale e l’inasprimento del prelievo fiscale”. I redditi da lavoro sono rimasti pressochè stabili in termini nominali, subendo comunque la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione. (LF)
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