Secondo l’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato nel mese di marzo dello 0,2%, su base mensile, invece, su base annua è diminuito dello 0,2%.Complice del calo dei prezzi annuo è la costante diminuzione del costo dei beni energetici e in particolare, sottolinea l’Istat, degli Energetici non regolamentati, che è stata compensata invece dall’aumento dei prezzi dei servizi dello 0,5 %.
La nota Istat prosegue riportando i dati dell’’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) che aumenta del 2,1% su base mensile mentre diminuisce, dello 0,2% su base annua (la stima preliminare era -0,3%). Il rialzo congiunturale è in larga parte dovuto alla fine dei saldi invernali, di cui il NIC non tiene conto. Invece, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,3% nei confronti di marzo 2015.