Dinamica negativa per i prezzi all’importazione dei prodotti industriali. A luglio, comunica l’Istat, c’è stato un calo del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e dello 0,6% su base mensile. Al netto del settore energetico, invece, c’è stata una diminuzione dell’1,5% annuo e dello 0,1% su giugno.
A luglio, spiega l’Istat, i prezzi dei beni importati diminuiscono rispetto a giugno dello 0,1% per l’area euro e dello 0,7% per l’area non euro. Nel confronto con luglio dell’anno scorso, ci sono flessioni dell’1,2% per l’area euro e del 3,1% per quella non euro.
Per i contributi settoriali alla dinamica generale su base annua, per l’area euro quello più rilevante è attribuibile ai beni strumentali e a quelli di consumo non durevoli (-0,5 punti percentuali per entrambi). Per l’area non euro il contributo più ampio proviene dal comparto energetico (-2 punti percentuali).
Il settore di attività economica, conclude l’istituto di statistica, “per il quale si rileva la diminuzione tendenziale dei prezzi più marcata è, sia per l’area euro sia per quella non euro, quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-6,2% per l’area euro e -6,7% per l’area non euro)”.
F.P.