• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
sabato, 18 Ottobre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Quel che il governo non dice sull’economia italiana

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    Istat, a giugno inflazione accelera all’1,3%, in un mese prezzi +0,2%

    L’inflazione che fa paura è quella da supermercato

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    A Meloni, la populista, fa paura la piazza di popolo

    Agitazione personale nelle sedi giudiziarie

    Trasferimento illegittimo: la Cassazione apre al rimborso delle spese di viaggio ma nega il danno da ore di tragitto senza prova concreta

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Metalmeccanici, rinnovato il biennio economico del CCSL: aumenti del 6,6%, 134,96 euro per Stellantis e 139,80 euro per Iveco, Cnhi e Ferrari, una tantum di 480 euro

    Contratto metalmeccanici, altri quattro appuntamenti per (forse) arrivare a meta

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Beko, sindacati: situazione preoccupante, vogliamo confronto prima del varo del piano industriale

    Beko, sindacati: denunceremo al Mimit la scorretta applicazione dell’accordo

    Teatro di Roma, in arrivo il bando per la stabilizzazione di tutti i precari

    Teatro di Roma, in arrivo il bando per la stabilizzazione di tutti i precari

    Cna, sulla rappresentanza e il dumping subito un tavolo con i sindacati. La politica sostenga con la legge la contrattazione senza intromissioni

    Cna, sulla rappresentanza e il dumping subito un tavolo con i sindacati. La politica sostenga con la legge la contrattazione senza intromissioni

    Moda, Tod’s nel mirino della Procura: modalità da “para-schiavitù” e condizioni di lavoro “ottocentesche”. Della Valle: dire che c’è caporalato in mondi come i nostri è una grossa stupidaggine

    Moda, Tod’s nel mirino della Procura: modalità da “para-schiavitù” e condizioni di lavoro “ottocentesche”. Della Valle: dire che c’è caporalato in mondi come i nostri è una grossa stupidaggine

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Lamborghini, accordo sulla settimana corta a parità di salario per i lavoratori della logistica

    Lamborghini, accordo sulla settimana corta a parità di salario per i lavoratori della logistica

    Il report Istat sull’economia non osservata nei conti nazionali – Anni 2020-2023

    Via libera all’ipotesi di piattaforma per il contratto chimico-farmaceutico

    Unionchimica Confapi, aperte le trattative per il rinnovo del contratto 2026 – 2028

    Il documento programmatico di bilancio 2026

    I dati Istat su commercio con l’estero e prezzi all’import – Agosto 2025

    I dati definitivi Istat sui prezzi al consumo – Settembre 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    Meloni, l’underdog dal consenso inossidabile ottenuto rinnegando sé stessa

    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Quel che il governo non dice sull’economia italiana

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    La profezia di Renzi e l’ostacolo-Vannacci sulla strada del bis di Meloni

    Istat, a giugno inflazione accelera all’1,3%, in un mese prezzi +0,2%

    L’inflazione che fa paura è quella da supermercato

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    A Meloni, la populista, fa paura la piazza di popolo

    Agitazione personale nelle sedi giudiziarie

    Trasferimento illegittimo: la Cassazione apre al rimborso delle spese di viaggio ma nega il danno da ore di tragitto senza prova concreta

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Metalmeccanici, rinnovato il biennio economico del CCSL: aumenti del 6,6%, 134,96 euro per Stellantis e 139,80 euro per Iveco, Cnhi e Ferrari, una tantum di 480 euro

    Contratto metalmeccanici, altri quattro appuntamenti per (forse) arrivare a meta

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Manovra, tutti soddisfatti, da Tajani a Salvini. Meloni vanta l’aumento di salari e sanità e Giorgetti “incassa” i miliardi delle banche: “non saranno contente? Mi aspetto uno sforzo di sistema e che questa cosa non sia drammatizzata”. La conferenza stampa dopo il Cdm

    Beko, sindacati: situazione preoccupante, vogliamo confronto prima del varo del piano industriale

    Beko, sindacati: denunceremo al Mimit la scorretta applicazione dell’accordo

    Teatro di Roma, in arrivo il bando per la stabilizzazione di tutti i precari

    Teatro di Roma, in arrivo il bando per la stabilizzazione di tutti i precari

    Cna, sulla rappresentanza e il dumping subito un tavolo con i sindacati. La politica sostenga con la legge la contrattazione senza intromissioni

    Cna, sulla rappresentanza e il dumping subito un tavolo con i sindacati. La politica sostenga con la legge la contrattazione senza intromissioni

    Moda, Tod’s nel mirino della Procura: modalità da “para-schiavitù” e condizioni di lavoro “ottocentesche”. Della Valle: dire che c’è caporalato in mondi come i nostri è una grossa stupidaggine

    Moda, Tod’s nel mirino della Procura: modalità da “para-schiavitù” e condizioni di lavoro “ottocentesche”. Della Valle: dire che c’è caporalato in mondi come i nostri è una grossa stupidaggine

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Lamborghini, accordo sulla settimana corta a parità di salario per i lavoratori della logistica

    Lamborghini, accordo sulla settimana corta a parità di salario per i lavoratori della logistica

    Il report Istat sull’economia non osservata nei conti nazionali – Anni 2020-2023

    Via libera all’ipotesi di piattaforma per il contratto chimico-farmaceutico

    Unionchimica Confapi, aperte le trattative per il rinnovo del contratto 2026 – 2028

    Il documento programmatico di bilancio 2026

    I dati Istat su commercio con l’estero e prezzi all’import – Agosto 2025

    I dati definitivi Istat sui prezzi al consumo – Settembre 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

    Sfruttare i viventi, di Paul Guillibert. Editore Ombre Corte

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Rubriche - Poveri e ricchi - La scomparsa del “centro” mette a rischio la democrazia

La scomparsa del “centro” mette a rischio la democrazia

di Maurizio Ricci
15 Novembre 2019
in Poveri e ricchi, Analisi

È il miraggio che insegue Matteo Renzi e, forse, anche Mara Carfagna: la conquista del centro dello schieramento politico. Il problema è che quel centro assomiglia all’isola che non c’è: che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa. Non è una sorpresa: in quel buco nero, al centro dello schieramento politico, si è volatilizzata, negli ultimi dieci anni, da Mario Monti in poi, buona parte della classe dirigente italiana. Non è neanche un fenomeno solo italiano. Anzi, è globale. Al centro dello schieramento politico spagnolo si è appena inabissato quello che appariva un assoluto cavallo di razza, i Ciudadanos di Albert Rivera. In Gran Bretagna, nello scontro fra i Brexitissimi di Boris Johnson e i vecchi socialisti di Jeremy Corbyn, si sono estinti gli One Nation Tories, i conservatori moderati. In Polonia e in Ungheria, questo centro è stato inglobato dalla destra, come il sovranista Salvini sta facendo in Italia. Dove resiste, traballa, ad esempio in Germania, dove la Cdu boccheggia, incapace di un rilancio per il dopo Merkel. Oppure, è il risultato di una sorta di terno al lotto, come in Francia, dove Macron si è fatto largo, grazie all’inatteso coincidere della crisi dei socialisti e di quella dei gollisti. Nell’altro troncone di democrazia occidentale, oltre Atlantico, è anche peggio. Nell’America trumpiana, l’albero dei repubblicani moderati, convinti che i grandi paesi si governano con accordi e compromessi, si è disseccato da tempo, in nome del principio che chi vince prende tutto, a cominciare dai giudici della Corte Suprema.

Il centro è stato il grande protagonista della seconda metà del secolo scorso. Era al centro che si vincevano le elezioni. Gli storici, forse, diranno che il primo ad intaccare il principio è stato Dick Cheney che, nel 2004, convinse Bush junior a correre, irreggimentando i suoi, piuttosto che corteggiando i moderati. I politologi potranno, peraltro, osservare che gli aspiranti partiti di centro sembrano serialmente incapaci di offrire una prospettiva di stabilità e di gestione competente, le due carte vincenti del centro della seconda metà del ‘900. L’ottica, però, è forse sbagliata. Se il centro è, politicamente, diventato un territorio deserto e inospitale, una palude mortifera, forse, semplicemente, un non-luogo, è per carenza di offerta? Mancano i leader, i partiti, i programmi? O, piuttosto, la crisi è di domanda? Ovvero: semplicemente, non ci sono più gli elettori di centro?

I sociologi possono indicare due spie, che lampeggiano dalla parte della crisi di domanda. La prima segnala che l’elettorato di centro si sgonfia, perché si sgonfiano le classi medie. Sul lungo periodo, la rivoluzione digitale ha svuotato quelli che erano i tradizionali canali di lavoro e  di sicurezza della classe media. Nell’immediato, la crisi del 2008 ne ha compresso il numero e l’ha spaccata in due: una classe media vincente e che punta in alto, un’altra perdente, trascinata verso standard e stili di vita che, una volta, avremmo definito “popolari”. La seconda spia indica, invece, i valori. Sempre di più, in Occidente, le scelte politiche individuali sembrano essere dettate all’insegna non degli interessi economici, ma dell’identità – culturale, anzitutto – come si manifesta nel dibattito sull’immigrazione.

Ricordate il famoso “è l’economia, stupido”, la bussola che portò Bill Clinton alla vittoria nel 1992? “Non è l’economia, stupido” ha titolato in questi giorni un grande giornale americano: lo spartiacque che divide l’elettorato attraversa classi sociali e di reddito, in nome, non degli interessi, ma del rapporto con l’identità e l’immigrazione. E’ vero nell’America di Trump, nell’Inghilterra della Brexit, nella Francia della Le Pen, nella Germania dell’Afd, l’Ungheria di Orban e l’Italia di Salvini. E l’identità è un terreno in cui dominano i colori forti e sembra mancare il grigio, la bandiera del centro. Ma, al di là dei precari tentativi di analisi di una realtà in subbuglio, conta il risultato. La politica ha dimenticato il centro, anche perché non è più se stessa.

Qualche anno fa, fra giornalisti, ci si prendeva in giro, notando che il giornalismo politico andava mimando sempre più, nel linguaggio e nella narrazione, il giornalismo sportivo: contropiede, ripartenza, autogol, dribblig, imparabile. La realtà ha superato lo scherzo: la politica è diventata tifo. Non si vota a sinistra. Si tifa a sinistra. E non si vota a destra. Si tifa a destra. Può darsi che su questo abbiano inciso il declino della stampa tradizionale e della sua funzione storica di filtro, di verifica e di bilanciamento e la contemporanea ascesa di Internet e dei social media, con la possibilità di creare un filo diretto fra il singolo e la comunicazione pubblica. In ogni caso, sembra essersi spenta ogni possibilità di un terreno comune di dialogo, di condivisione di valori e principi che stiano al di sopra della propria parte politica.

Gli esempi sono un diluvio. Prendiamo il più chiaro, perché consente un confronto con il passato: l’impeachment del presidente americano. Quasi cinquant’anni fa, Nixon fu costretto a dimettersi, perché, non tanto parte del partito repubblicano, quanto una grossa fetta dell’elettorato giudicava che il presidente avesse tradito principi di trasparenza, di onestà, di correttezza che lo stesso elettorato giudicava più importanti del prevalere del proprio partito. E’ molto dubbio che questo avvenga oggi con Trump. E’ invece probabile che il suo elettorato, messo di fronte ad un ipotetico video in cui lo si vede picchiare un ragazzino, concluda che è stato il ragazzino a provocarlo. E viceversa, probabilmente, se ci fosse di mezzo un democratico.

Le vicende dell’impeachment sono molto meno importanti del fenomeno che segnalano: la gestazione di una drammatica crisi della democrazia. Perché un universo di valori, ideali, principi, codici morali condivisi, superiori all’interesse di parte è la precondizione essenziale della democrazia occidentale che abbiamo conosciuto. Tradizionalmente, il centro, proprio perché in grado di spostarsi da una parte all’altra dello schieramento politico, era, ancor più che il custode, il garante di quei valori. Se un politico non è più tenuto a render conto al paese, all’elettorato, al suo elettorato del rispetto di principi e valori che sono di tutti (maggioranze e minoranze), ma soltanto della capacità di superare l’avversario, la democrazia si riduce al più uno. Che è un’altra cosa. E, allora, la crisi non è del centro, ma della democrazia.

Maurizio Ricci

Maurizio Ricci

Maurizio Ricci

Giornalista

In evidenza

Federmeccanica: la ripresa c’è, ma è ancora troppo lenta

Sicurezza e infrastrutture: i punti di forza delle migliori aziende manifatturiere secondo Best Workplaces for Blue Collar 2025

17 Ottobre 2025
Ricalcolo Istat: con attività illegali il Pil 2011 sale di 15,5 mld

Lavoro, Cgil: cresce il sommerso, servono interventi radicali

17 Ottobre 2025
Confindustria, le strategie di dialogo di Orsini che ribaltano le aspettative

Manovra, Orsini: bene parole di Meloni sull’industria al centro della legge di bilancio

17 Ottobre 2025
Lavoro, Bombardieri: taglio cuneo fiscale sia strutturale

Lavoro, Bombardieri: grazie a Mattarella per il richiamo sui salari

17 Ottobre 2025
Mattarella a Brescia per il 50° anniversario di Piazza della Loggia: “non strage di stato, ma strage neofascista. Isolare i predicatori d’odio, difendere i principi della Costituzione”

Lavoro, Mattarella consegna le stelle al merito del lavoro e avverte: la questione salariale non si può eludere

17 Ottobre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi