“La bozza della legge di bilancio 2026 dimostra una disattenzione grave, nei confronti delle Forze dell’Ordine. Molte delle misure contenute sembrano pensate per colpire più che per sostenere” dichiarano in una nota congiunta Stefano Paoloni, Domenico Pianese, Valter Mazzetti e Pietro Colapietro, rispettivamente segretari generali dei sindacati di polizia Sap, Coisp, Fsp Polizia e Silp Cgil, rappresentativi della maggior parte del personale.
“All’articolo 42, ad esempio – continuano – si prevede un innalzamento dell’età pensionabile: di 3 mesi nel 2026, di 4 nel 2027. Un paradosso se pensiamo al logoramento psicofisico che il nostro lavoro comporta. Nessuna traccia, poi, di assunzioni straordinarie; nessuna misura concreta per colmare il vuoto di oltre 10mila agenti e nemmeno la copertura integrale dei pensionamenti: con il limite del 75%, nel 2026 perderemo altri 1300 poliziotti”.
“Una voragine che si allarga mentre si chiedono sempre più sacrifici a chi è rimasto in servizio”, aggiungono i segretari, secondo cui “anche sul fronte economico siamo preoccupati da quello che appare un disinteresse: nessun stanziamento per la ‘specificità’ della nostra professione, per il contratto dell’area dirigenziale e per la previdenza complementare/dedicata, quanto mai necessaria. Non è questo il modo di trattare e considerare chi, portando una divisa, cerca quotidianamente, tra mille difficoltà e con spirito di sacrificio, di garantire sicurezza e benessere per tutta la comunità. Siamo fortemente amareggiati”, concludono.