La cassa integrazione per i circa 1.600 lavoratori ex A. Merloni di Marche e Umbria che non sono stati riassunti dalla J&P di Giovanni Porcarelli scade nel prossimo mese di maggio, e sarà prorogata con una cassa integrazione di fine attività della durata di 12 più 6 mesi. “Una situazione delicata, che crea ansia fra i lavoratori, e complica la già difficile situazione economica del territorio”. È quanto afferma il senatore del Pdl Francesco Casoli, dopo un incontro con il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, e il dirigente Bianchi, che segue direttamente la questione dell’Antonio Merloni per il Mse.
“Da parte del Governo – afferma Casoli – c’è la massima disponibilità per risolvere al meglio la questione e con Bianchi abbiamo condiviso l’impellente necessità di riscrivere quanto prima l’Accordo di programma tra lo Stato e le due Regioni, che va rimodulato”. “Stiamo parlando – spiega – non solo di come allocare i 31 milioni di euro del fondo, ma anche di un intervento di Invitalia sulla falsariga di quanto fatto per Termini Imerese: una task force che studi come reindustrializzare l’area e attrarre nuovi investimenti sul territorio”.
Non c’è tempo da perdere: “non capisco – conclude Casoli – perché la Regione Marche sia sorda a questi gridi di allarme. In questa situazione è indispensabile che la Regione coinvolga quanto prima tutti i parlamentari eletti di Fabriano”. (LF)
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