Nelle giornate del 13 e 14 aprile si sono incontrati a Roma presso la sede di Confindustria la società Fincantieri, i Coordinamenti Nazionali Fim, Fiom, Uilm, e le segreterie nazionali, per riprendere la trattativa sulla piattaforma di secondo livello presentata nel mese di febbraio.
Dopo le assemblee svolte nel corso delle ultime settimane, Fim e Uilm hanno ribadito tutte le distanze che le separano dalle posizioni dell’azienda, a partire dalla indisponibilità ad affrontare l’efficientamento e la ricerca di produttività aziendale attraverso l’utilizzo delle 104 ore di PAR, passando per la ridefinizione dei parametri e dei criteri di erogazione del PDR, sino al tema degli appalti.
I sindacati metalmeccanici inoltre confermato la volontà di proseguire la trattativa, abbandonando il confronto sulle relative pregiudiziali e teorie e “passare finalmente nel merito di ogni singolo tema, – spiegano i sindacati in una nota – verificando se esistono le condizioni per garantire ai lavoratori Fincantieri un contratto di secondo livello, che consenta di affrontare le sfide produttive ed occupazionali dei prossimi anni”.
Nel confronto avvenuto in plenaria, è inoltre emerso che le differenze che esistono tra le posizioni delle organizzazioni sindacali, per la Fiom riguardano esclusivamente il tema dell’esigibilità e dei permessi sindacali. La prossima convocazione è prevista per i giorni 11 e 12 maggio prossimi.
I sindacati di categoria Fim e Uilm hanno ribadito la richiesta di proroga della validità dell’accordo del 2009 ma l’azienda ha confermato la volontà di mantenere la propria decisione: “questo pone un serio problema –spiegano i sindacati – che riguarda il reddito dei lavoratori”.
Per questo motivo e a sostegno di questa difficile fase della trattativa, Fim e Uilm hanno deciso di proclamare 10 ore di sciopero da effettuarsi entro il prossimo incontro e che saranno gestite dalle singole Rsu nei vari luoghi di lavoro.