Questa notte un ordigno è esploso sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. A darne notizia è l’account della stessa trasmissione Report, sul social X. “L’auto è saltata in aria, danneggiando anche l’altra auto di famiglia e la casa accanto. Sul posto carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica. La Procura di competenza si è attivata per le verifiche necessarie ed è stato avvisato il Prefetto.
La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento”.
Piena solidarietà da tutte le forze sindacali, che condannano all’unanimità l’attentato al giornalista. “Esprimo a nome di tutta la Cgil la piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia”, dichiara il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. “Condanniamo questo gravissimo atto che mira a colpire la libertà di informazione, uno dei pilastri della nostra democrazia. Sia fatta luce su quanto accaduto e vengano presi gli adeguati provvedimenti da parte delle istituzioni. A Sigfrido Ranucci va tutta la nostra vicinanza. Non possiamo accettare attacchi alla libertà di informazione e al giornalismo d’inchiesta e difenderemo con tutti i mezzi a nostra disposizione la libertà e la democrazia”, conclude Landini.
Un “vile attentato”, scrive sui social la leader della Cisl, Daniela Fumarola, “un gesto di assoluta gravità, su cui fare luce al più presto, che colpisce non solo una persona, ma il valore della libertà di informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati”.
Per la Uil, quanto accaduto è “un fatto agghiacciante che indigna e che deve indurre tutti, ciascuno secondo il proprio ruolo, a un rafforzato impegno perché sia respinto questo attacco alla libertà di stampa e al diritto di cronaca e sia garantita l’incolumità di chi esercita la professione giornalistica. La Uil è al fianco di Ranucci e dei suoi colleghi e chiede per loro tutele e giustizia”.
La Fiom parla di “grave atto intimidatorio, frutto del clima d’odio contro di lui. Questo atto rappresenta un attacco alla libertà di stampa e al giornalismo di inchiesta, è un attacco non solo alla libertà di informazione ma anche alla democrazia”. Per tali ragioni la Fiom-Cgil nazionale parteciperà oggi pomeriggio al presidio davanti alla sede Rai di via Teulada.
Vicinanza anche dal segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale di Cola. “Davanti questo fatto gravissimo e sconvolgente, sul quale non può calare il silenzio, bisogna mobilitarsi. Serve una forte reazione a sostegno di Ranucci, del giornalismo d’inchiesta e della libertà di informazione del nostro Paese”.
“Massima solidarietà e vicinanza delle lavoratrici e dei lavoratori Rai a Sigfrido Ranucci. Un gravissimo attentato intimidatorio, diretto non solo a lui e alla sua famiglia, ma al cuore del giornalismo d’inchiesta”. Così la Slc Cgil nazionale. “Urge una mobilitazione compatta, a partire dal mondo del lavoro, in difesa della libertà di stampa che è – lo sottolineiamo – precondizione per il diritto all’informazione di ogni cittadino, dunque strumento nevralgico della nostra democrazia”.