Federlegno e i sindacati di categoria Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil hanno firmato a Milano l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl Legno/Industria, scaduto il 31 marzo scorso. Il contratto, che interessa circa 370mila addetti, sarà valido fino al 2015 e prevede un aumento salariale pari ad 86 euro al parametro 100, diviso in tre tranches: 24 euro dall’1 aprile 2013; 30 euro dall’1 aprile 2014; 32 euro dall’1 aprile 2015. In conformità all’accordo interconfederale firmato da sindacati e Confindustria non ci sarà una tantum: i 5 mesi di arretrato saranno spalmati su ottobre e novembre 2013 e maggio 2014. Infine l’elemento economico di garanzia, previsto in quelle realtà aziendali nelle quali non c’è contrattazione di II livello, passa da 8 a 13 euro.
Secondo Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale Feneal UIL, responsabile delle politiche contrattuali del settore, “il risultato ottenuto può considerarsi positivo, soprattutto alla luce della crisi che ha investito il settore con la scomparsa di circa 52mila addetti e 10mila aziende.”
“Si tratta di un ottimo accordo – sottolinea Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca-Cisl – non privo di tensioni, come la rottura della trattativa da parte di Federlegno che ha portato alla giornata di sciopero nazionale nel giugno scorso. I risultati ottenuti sono di tutto rispetto – spiega Acciai – soprattutto per quanto riguarda la tutela e la dignità dei lavoratori, con l’elaborazione di un codice di condotta, e per il contrasto all’abuso di contratti a termine o di somministrazione, per i quali è previsto un limite ben preciso. Ma il testo è innovativo anche sui temi della Responsabilità sociale d’impresa, del welfare, dell’orario di lavoro e della malattia”. Di seguito una breve sintesi.