Dopo la mobilitazione dello scorso 5 dicembre, la sanità torna in piazza con un nuovo sciopero nazionale proclamato da proclamato da Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fvm Federazione veterinari e medici e Cisl medici che interesserà veterinari, anestesisti-rianimatori e specialisti di patologia clinica e dell’area radiologica del servizio pubblico. A rischio 25mila interventi chirurgici. “La sanità pubblica sta morendo, il Governo deve intervenire con dei segnali nella legge di bilancio. Il nostro non è uno sciopero temerario ma una legittima e doverosa protesta”, sottolineano i sindacati che questa mattina saranno in presidio davanti al ministero della Salute a Roma. “Se la protesta rimarrà inascoltata, la mobilitazione proseguirà”
Per i sindacati è “un lunedì nero indispensabile per dare un messaggio chiaro alla politica di Governo: il SSN ha bisogno di aiuto. La Legge di Bilancio non lo aiuta affatto. Lo sciopero è l’estrema ratio a cui ricorrere per reclamare il diritto pubblico alla salute garantito da personale pubblico, dato che il Governo centrale scaccia dal pubblico impiego i professionisti di cui la Sanità Pubblica ha bisogno, nel silenzio assordante delle Regioni, che per mantenere i loro sistemi sanitari dovendo ricorrere a cooperative e gettonisti vari dovranno aprire voragini nei loro bilanci”.
Lo sciopero di oggi, hanno avvisato i sindacati, “rappresenta solo l’ultima data delle tante proteste e della mobilitazione che da mesi va avanti e che, in mancanza di segnali chiari, proseguirà nel 2024”.
Dalle ore 11 alle ore 13 a Roma si svolgerà un presidio dei sindacati con circa 100 medici davanti al Ministero della Salute: la manifestazione “ha l’obiettivo di portare le istanze della mobilitazione nazionale ‘al domicilio’ del diretto referente dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari del SSN, ossia il Ministro della Salute. Contestualmente, in quasi tutte le regioni di Italia, si svolgeranno iniziative per sensibilizzare e portare all’attenzione dei Governi nazionali e regionali e della popolazione la situazione di grave crisi del SSN”.
e.m.