L’istituto di vigilanza Securpol Group ha respinto la proposta dei sindacati di categoria Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl in merito all’applicazione degli ammortizzatori sociali conservativi nella gestione dei 254 licenziamenti annunciati dall’azienda nelle 11 sedi operative di Alessandria, Arezzo, Avezzano, Catanzaro, Grosseto, Livorno, Milano, Napoli, Torino, Venezia e Viterbo. I sindacati hanno pertanto comunicato la formale disdetta di tutti gli accordi raggiunti.
Il segretario nazionale della Fisascat-Cisl, Vincenzo Dell’Orefice, spiega che queste intese “hanno consentito una gestione flessibile dell’orario di lavoro in risposta alla crisi che ha investito il comparto dei servizi e avevano lo scopo di salvaguardare l’occupazione in un processo condiviso di risanamento aziendale”.
“Ora che Sercurpol non accetta neanche le gestione non traumatica degli esuberi – conclude Dell’Orefice – non ci sono più i presupposti per ritenere validi gli accordi.”