“Lo studieremo con attenzione, ma lo riteniamo un primo passo importante che si iscrive nella necessità di mettere trasparenza nel sistema delle gare che ancora nel settore dei call center, e non solo, si basano sul massimo ribasso, cancellando diritti e realizzando dumping sulle condizioni salariali, cominciando invece ad affermare il rispetto dei contratti ed il valore delle retribuzioni effettive e non dei minimi”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta il protocollo sui Call Center, firmato oggi da 13 imprese private, presso la presidenza del Consiglio.
“Significativo è – aggiunge il leader della Cgil – aver proposto un limite alle delocalizzazioni, anche se il nostro obiettivo è il contrasto totale, ma quantomeno si comincia ad affermare il principio. Serve poi coerenza e continuità, costruendo regole diverse anche in Europa, non subendo sempre il criterio del mercato unico regolatore”.
“L’impegno che chiediamo ora al governo – conclude Camusso – è che ci sia non solo un monitoraggio, ma un effettivo controllo del rispetto di questi impegni, e di continuare nelle scelte di regolazione e di affermazione delle tutele del lavoro in un settore dove trovano occupazione decine di migliaia di lavoratori in condizioni di vero e proprio sfruttamento, come rivendichiamo nella piattaforma unitaria dei call center che stiamo preparando”.
Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, allo stesso modo ha dichiarato che l’accordo”è un passo avanti fondamentale, un segnale positivo per tutelare i lavoratori”.
“La Cisl – ha proseguito Furlan – giudica molto positivamente la firma di questo protocollo sui call center. E’ di grande importanza che 13 grandi soggetti industriali del Paese, che rappresentano il 60% del mercato, abbiano deciso di stabilire una sorta di codice comportamentale per ridurre fortemente gli effetti negativi delle delocalizzazioni e per rispettare una serie di norme per la tutela dell`occupazione italiana. Di grande importanza è anche la cabina di regia che ci vedrà protagonisti con le imprese su questo aspetto. Siamo convinti che la forte azione di moral suasion, richiesta anche dal Sindacato, sia alla base della firma del protocollo di oggi e per questo siamo grati dell`azione svolta dal governo e in particolare dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Da domani – ha concluso il leader della Cisl – per irrobustire e completare questo rafforzamento degli argini sul lavoro in un settore così esposto alla competizione, abbiamo già chiesto allo stesso ministro Calenda di proseguire il confronto con le proposte che il sindacato ha annunciato”.