Sotto i riflettori a Piazza Affari i titoli della galassia Fiat (Fca, Exor, Ferrari e Cnh Industrial) dopo l’improvviso addio di Sergio Marchionne alla guida del gruppo per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Le azioni, pur in deciso ribasso, tentano a metà mattinata di contenere i danni rispetto alle forti vendite segnate in apertura: Ferrari -3%, Exor -2,6%, CnhI -2,5%, Fca -2%.
La reazione dei titoli, per quanto negativa, non appare però drammatica: il processo di successione del britannico Mike Manley a Marchionne, che avrebbe garantito continuità, era preparato da mesi. Lo stesso presidente John Elkann ha voluto rassicurare che Manley e la squadra di management “lavoreranno alla realizzazione del piano 2018-2022 presentato a Balocco il 1 giugno scorso, che assicurerà a Fca un futuro sempre più forte e indipendente”. Mercoledì il primo test per Manley, con il cda sui conti trimestrali.
Discorso forse a parte per Ferrari, di cui Marchionne era Ad e presidente. Il Cavallino era la vera passione del manager e una volta terminata l’esperienza in Fca sarebbe stato il suo unico, e totale, impegno nei prossimi anni.