È iniziato il percorso per la stabilizzazione dei lavoratori precari nella sanità umbra, che porterà all’assunzione definitiva di circa 400 operatori tra personale medico, tecnico-professionale e infermieristico, in applicazione del decreto Madia per il superamento del precariato nella pubblica amministrazione.
L’assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della regione Umbria, Luca Barberini, ha incontrato ieri, 27 febbraio, le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fp-Cisl e Fp-Uil regionali “per definire insieme tempi e modalità applicative della normativa nazionale, garantendo percorsi omogeni e trasparenti su tutto il territorio regionale”.
“La stabilizzazione dei precari della sanità – ha sottolineato l’assessore – è una precisa scelta politica della regione Umbria, poiché la legge Madia rende facoltativo e non obbligatorio il processo. L’idea è quella di non disperdere il patrimonio di professionalità e competenze acquisito negli anni, assicurando stabilità ai professionisti coinvolti, riconoscendo pienamente il loro percorso di studio, di formazione e di lavoro e rafforzando ulteriormente il sistema sanitario regionale”.
“Il processo è stato già avviato, la giunta regionale ha deliberato in tal senso e recepito l’accordo, siglato nei giorni scorsi, in conferenza stato-regioni. Ora le Aziende sanitarie regionali dovranno dare esecuzione concreta alla stabilizzazione di quanti soddisfano i requisiti previsti dal decreto legislativo 75/2017 – sottolinea Barnerini -, attivando le diverse procedure previste”.
Secondo una prima stima, si tratta di circa 400 persone tra comparto e dirigenza medica e la stabilizzazione potrà avvenire nell’arco del triennio 2018-2020, ma l’obiettivo dell’assessorato, conclude Barberini, “è completare il percorso entro il 2018″.