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Whirlpool, Fim-Fiom-Uilm: la vertenza non è finita, bisogna assumere gli operai

redazione
Novembre04/ 2021

“La vertenza non è finita e continuerà fino ad ottenere una soluzione industriale all’altezza degli accordi che il Governo non ha fatto rispettare alla Whirlpool e agli impegni che lo stesso ha preso negli incontri ministeriali e nei diversi momenti di confronto di 28 mesi di lotta”. Questo quanto si lege nella nota congiunta di Fiom, Fim e Uilm dopo l’assemblea che si è svolta questa mattina in fabbrica a Napoli con i rappresentanti sindacali territoriali di categoria e le RSU aziendali per fare un punto sulla vertenza e sugli scenari legati all’invio delle lettere di licenziamento e al rigetto del ricorso da parte del giudice per condotta antisindacale da parte dell’azienda.

“Le lettere di licenziamento – proseguono i sindacati – determinano una rottura definitiva del rapporto di lavoro e sarà valutato il ricorso per le vie giudiziarie dei 320 lavoratori, anche alla luce delle proposte aziendali, per cui entro venerdì 26 novembre si darà evidenza ai lavoratori per agire in maniera collettiva – si legge ancora nella nota – Il Governo ha garantito soluzioni industriali importanti e garanzia di continuità occupazionale, è il momento di far partire il consorzio al più presto con la presenza di Invitalia per un percorso con maggiori garanzie. I ministri Giorgetti e Orlando convochino urgentemente il tavolo per dare evidenza degli strumenti e delle iniziative per dare continuità agli impegni assunti con i 320 lavoratori”.

“La Regione Campania e il Comune di Napoli, che in vari momenti hanno sostenuto le ragioni di lavoratori di Napoli, devono affiancare queste nostre richieste per evitare che lo strappo della Whirlpool possa determinare un dissolvimento dei progetti individuati”, hanno aggiunto i sindacati dei metalmeccanici.

Fim, Fiom e Uilm hanno, infine, hanno annunciato che nel corso dell’assemblea si è deciso “di mettere in moto ulteriori iniziative di lotta, ordinarie e straordinarie, a sostegno della vertenza. Tre anni di lotta è una vertenza che da tutti è stata indicata come simbolica per il rispetto il Paese, delle Istituzioni, per la valenza e per la condotta democratica e civile da parte di lavoratori nel rivendicare i propri diritti, pretendono risposte chiare e immediate e ci batteremo fino alla fine per ottenerlo. Napoli non molla”.

E.G.

redazione

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