Whirlpool ha inviando le prime lettere di licenziamento per i 320 lavoratori dello stabilimento di Napoli. Lo si apprende da fonti sindacali. “Le comunichiamo il recesso della nostra società dal rapporto di lavoro con lei intercorrente – si legge nella lettera – con effetto immediato dal ricevimento della presente, esonerandola dal prestare attività lavorativa durante il periodo di preavviso contrattualmente a lei spettante”.
L’azienda conferma “le offerte di un incentivo all’esodo pari a 85mila euro lordi, inclusivo del corrispettivo per le rinunce, in alternativa al suo trasferimento presso l’unità produttiva di Cassinetta di Biandronno (VA)”. Domani alle 9 è prevista una nuova assemblea dei lavoratori di Napoli.
“La tracotanza di Whirlpool non ha limiti. La multinazionale, contravvenendo agli impegni presi, ha inviato oggi pomeriggio le prime lettere di licenziamento alle lavoratrici e ai lavoratori dello stabilimento partenopeo di via Argine. Questo ennesimo atto di arroganza arriva proprio mentre aspettiamo la sentenza del Tribunale di Napoli che dovrà decidere sul ricorso presentato da Fim Fiom Uilm sulla condotta antisindacale della multinazionale americana. A dimostrazione del fatto che Whirlpool, oltre a fare carta straccia degli accordi sindacali siglati con il Governo, non rispetta neanche la magistratura italiana. A giorni il Governo deve convocarci con i Ministri al Lavoro e dello Sviluppo economico che dovranno assumersi la responsabilità di costruire un percorso per dare continuità occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori di Napoli. Un percorso che scongiuri i licenziamenti, che per noi sono inaccettabili. La lotta proseguirà fino a quando lo stabilimento di via Argine non riprenderà a produrre. Non abbandoneremo mai le lavoratrici e i lavoratori”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico e Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli.
“L`invio delle lettere di licenziamento è un atto estremamente doloroso per i lavoratori e il sindacato e comporta una rottura rispetto a quelle che negli anni passati erano le relazioni industriali con Whirlpool. È un atto che va contro la responsabilità sociale più volte proclamata dalla multinazionale americana. L`incontro di ieri con il Governo sicuramente ha contribuito a questo esito nefasto, perlomeno nella misura in cui l`esecutivo non ha fatto nulla per scongiurarlo. Chiediamo al Governo italiano di mantenere le sue promesse e di adottare finalmente atti concreti per tutelare i lavoratori di Napoli, prima che sia troppo tardi. Rimaniamo in attesa della sentenza del Tribunale di Napoli nella speranza che questa almeno possa dare giustizia per i lavoratori di Napoli”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore elettrodomestico.
TN