A Palazzo Piacentini si è svolto il tavolo istituzionale dedicato all’area del Sulcis, convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per avviare un confronto a tutto campo sul rilancio industriale e occupazionale del territorio e valutare tutte le leve disponibili per dare risposte strutturali alle crisi in corso.
“Nell’incontro sul polo industriale del Sulcis – ha spiegato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo – il Mimit ha dato informazioni generiche e insufficienti. Non possiamo più tollerare silenzi e ritardi che impediscono di rilanciare produzioni strategiche, condannando il territorio alla disoccupazione, allo spopolamento e alla povertà”.
“E’ grave – prosegue Buonomo – che sul just transition fund, che conta oltre 367 milioni di euro per il periodo 2021-2027, non sappiamo quante risorse siano state spese, né esistono report pubblici aggiornati di avanzamento. Governo e Regione Sardegna – dice – devono garantire chiarezza, senza più rimpalli o rinvii che rischiano di paralizzare ogni prospettiva. Il fatto che il progetto della Glencore per il futuro di Portovesme sia uno dei quattro progetti italiani inseriti tra i 47 selezionati dalla commissione nell’ambito del critical raw materials act è un riconoscimento importante, ma ad oggi resta soltanto sulla carta. Il Sulcis ha bisogno di un piano industriale chiaro che dia garanzie occupazionali e che affronti senza esitazioni i diversi nodi ancora aperti, dall’arrivo del gas alla soluzione del dpcm Sardegna. Bisogna sbloccare investimenti in grado di riassorbire gran parte della manodopera e dare respiro alle imprese dell’indotto. Inoltre, la riconversione non può prescindere dalla sostenibilità: transizione ecologica e lavoro devono camminare insieme. Ci aspettiamo che dai tavoli sulle singole vertenze programmate nelle prossime settimane vengano fuori risposte concrete e soluzioni reali”.
Alla riunione hanno partecipato la Regione Sardegna, Comuni dell’area, Ministero del Lavoro, Sviluppo Lavoro Italia, Confindustria, le strutture tecniche del Mimit e le organizzazioni sindacali. Non era presente la presidente Todde, che ha delegato l’Assessore all’Industria Cani, in collegamento da remot.

























