Previsioni di crescita in leggero rafforzamento da parte degli esperti di finanza monitorati dalla Bce, con conseguenti miglioramenti della disoccupazione.
Sul versante dell’inflazione, cruciale a livello tecnico per l’istituzione, le attese sono state a loro volta ritoccate al rialzo, ma permane una previsione di limatura sul 2018 e leggero allontanamento dell’obbiettivo della stessa Bce.
Sulla crescita del Pil ora gli esperti consultati si attendono un più 1,7% quest’anno, un 1,6% nel 2018 e un 1,5% nel 2019. La stima 2017 è di due decimi di punto percentuale più alta di tre mesi fa, quella 2018 di un decimale e quella 2019 invariata.
Sul tasso di disoccupazione è previsto il 9,4% sulla media 2017, il 9,1% il prossimo anno e l’8,7% nel 2019.
Infine sull’inflazione l’attesa 2017 è stata rialzata di due decimali all’1,6% quella 2018 confermata all’1,5% e l’attesa 2019 alzata di un decimale all’1,7%. Da notare che l’obiettivo di “stabilità dei prezzi” della Bce viene quantificato con un caro vita inferiore ma vicino al 2 per cento sul medio termine.
Quindi se le previsioni di questi esperti. Che non sono le stime della stessa Bce, fossero accurate, la situazione non sarebbe poi molto lontana dagli auspici ufficiali. Tuttavia queste dinamiche scontano il massiccio piano di stimoli all’economia che la stessa banca centrale sta portando avanti, in assenza del quale l’inflazione sarebbe molto probabilmente più debole.
Sul lungo termine gli esperti del sondaggio prevedono una inflazione dell’area euro all’1,8%.