Un tavolo al Mise entro il 20 aprile o le organizzazioni sindacali si autoconvocheranno al ministero dello Sviluppo economico. È quanto dichiarato stamani da Fim, Fiom, Uilm, Uglm di Torino in occasione del presidio dei lavoratori ex Embraco che si è svolto sotto la Prefettura in piazza Castello a Torino, a 18 giorni dall’avvio dei licenziamenti.
Il prefetto ha incontrato una delegazione sindacale e ha annunciato un vertice tra il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, e i presidenti di Piemonte e Veneto per il prossimo 15 aprile. A tale incontro non sono state convocate le organizzazioni sindacali, che hanno ribadito la richiesta di un confronto urgente in vista dell’imminente scadenza del 25 aprile, quando tutti i 400 lavoratori ex Embraco saranno licenziati.
“Dopo 3 anni e mezzo di lotte per trovare una soluzione per i lavoratori, dopo un numero spropositato di manifestazioni, incontri con le istituzioni, politici di tutti gli schieramenti, con i Governi che si sono succeduti, è inaccettabile il silenzio del Mise sulla vicenda ex Embraco”. Così Vito Benevento, segretario organizzativo Uilm Torino. “Il ministero – prosegue – dimostri di avere a cuore le sorti industriali di questo Paese: convochi un incontro urgente per rilanciare il progetto Italcomp e dimostri rispetto nei confronti dei 400 lavoratori che, in questi anni difficili, hanno sempre difeso il proprio posto di lavoro con grande senso di responsabilità”.
“Vogliamo l’incontro subito con il ministro, il progetto Italcomp va subito sbloccato e implementato”, aggiunte Ugo Bolognesi, responsabile ex Embraco per la Fiom di Torino. “Ci aspettiamo che gli impegni presi con il Prefetto, riferiti oggi in piazza, vengano mantenuti. La mobilitazione dei lavoratori Embraco continua, la pazienza è finita, basta parole, vogliamo i fatti”.
“Ci saremmo aspettati una data certa per l’incontro sulla vicenda Ex Embraco, ma questo non è avvenuto”, dichiara Arcangelo Montemarano, responsabile ex Embraco per la Fim torinese. “Riteniamo intollerabile che le deleghe al lavoro non siano state ancora assegnate considerata la situazione drammatica che i lavoratori stanno vivendo”, aggiunge.
“Trovo paradossale che trascorsi due mesi dall’insediamento del nuovo Governo, non siano ancora state ufficializzate le deleghe dei vari ministeri, eppure il ministro Giorgetti aveva annunciato che la ex Embraco sarebbe stata la prima vertenza che avrebbe gestito”, aggiunge Ciro Marino, segretario Uglm Torino. “Forse non è chiaro che non c’è più tempo, lo spettro dei licenziamenti è vicino ed è vergognoso che non si riesca a definire una data per far finalmente partire questo progetto industriale. Se questo è il biglietto da visita, non osiamo pensare quali saranno i nuovi orizzonti del mondo del lavoro”, conclude.
TN