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Ex Ilva, sindacati: domani sciopero e manifestazione a Roma

redazione
Ottobre19/ 2023

Il futuro dell’ex Ilva sarà al centro di un grande sciopero indetto dai sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm che si terrà domani, venerdì 20 ottobre, con una manifestazione a Roma e lo stop degli stabilimenti.

“Il Presidente di Acciaierie d’Italia Holding, Franco Bernabè, nella giornata di martedì 17 ottobre durante l’audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera – si legge in una nota – ha messo il proprio mandato a disposizione del Governo, lanciando contestualmente l’allarme sul rischio di fallimento imminente del gruppo siderurgico. Sono mesi che denunciamo le condizioni disastrose in cui versano gli stabilimenti del gruppo di Acciaierie D’Italia a causa della mancanza di investimenti e di manutenzioni ordinarie e straordinarie”.

“Il Governo continua a rimanere in silenzio di fronte a questa situazione che sta peraltro mettendo in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori – proseguono i sindacati -. Nonostante questo, l’AD Lucia Morselli dice che va tutto bene grazie ai manager, che questa è la versione migliore dell’Ilva degli ultimi anni, mentre aumenta la cassa integrazione in tutti gli stabilimenti e si arriverà quest’hanno a produrre meno di 3 milioni di tonnellate di acciaio”.

Il Governo deve assumersi le sue responsabilità e arrivare ad una soluzione condivisa con le organizzazioni sindacali – aggiungono – che consenta il rilancio produttivo del gruppo garantendo l’occupazione dei lavoratori diretti, dell’indotto e dell’Ilva in AS, la sostenibilità ambientale e la continuità dei progetti di decarbonizzazione. Questo non può avvenire con trattative segrete che, come dimostrato dall’ultimo accordo tra Azienda e Governo del Marzo 2020, producono solo cassa integrazione e difficoltà”.

“Chiediamo con forza che si riapra la discussione con il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori ed in caso contrario, continueremo con le iniziative di mobilitazione”, concludono i sindacati.

e.m.

redazione

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