Nei mesi di gennaio-febbraio 2021, le entrate tributarie ammontano a 67.660 milioni di euro, segnando una diminuzione di 2.920 milioni di euro rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-4,1%). Un risultato dovuto, spiega una nota del Mef, sia al fatto che i rispettivi mesi del 2020 non erano ancora segnati dalla pandemia, sia ai provvedimenti di sospensione e proroga dei versamenti di tributi erariali, emanati nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, che hanno influenzato anche il gettito relativo ai primi due mesi del 2021.
Nel solo mese di febbraio, le entrate tributarie hanno registrato una variazione negativa di 1.741 milioni di euro (-5,3%), per effetto della variazione del gettito delle imposte dirette (-581 milioni di euro pari a -3,4%) e di quella delle imposte indirette (-1.160 milioni di euro, -7,4%).
Nel primo bimestre 2021 le imposte dirette ammontano a 42.858 milioni di euro, con una diminuzione di 507 milioni di euro (-1,2%).
Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 37.966 milioni di euro con una riduzione di 447 milioni di euro (-1,2%), riconducibile principalmente all’andamento delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato (-822 milioni di euro, –4,5%). Le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+411 milioni di euro, +2,4%) mostrano un incremento di gettito, mentre le ritenute lavoratori autonomi sono sostanzialmente in linea con quelle dello scorso anno (+4 milioni di euro, +0,2%).
Tra le altre imposte dirette si segnala l’incremento dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+116 milioni di euro, +9,2%) e delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+78 milioni di euro, +23,7%). L’IRES fa invece registrare un gettito pari a 464 milioni di euro (-154 milioni di euro, –24,9%).
Scendono anche le imposte indirette, che ammontano a 24.802 milioni di euro, in calo di 2.413 milioni di euro, pari all’8,9%. All’andamento negativo ha contribuito la diminuzione del gettito IVA (-380 milioni di euro, –2,4%) e, in particolare, della componente di prelievo sulle importazioni che si è ridotto di 297 milioni di euro (-13,4%), per effetto, in parte, del calo dei consumi petroliferi (- 14,2%). La componente relativa agli scambi interni, invece, ha evidenziato una diminuzione contenuta (-83 milioni di euro, –0,6%). Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti negativi le entrate dell’imposta sulle assicurazioni (-49 milioni di euro, -12,8%), dell’imposta di bollo (-65 milioni di euro, –8,6%) e dell’imposta di registro (-21 milioni di euro, –2,7%).
Infine, calano drasticamente anche le entrate da giochi, di oltre un terzo: ammontando in totale 1.780 milioni di euro, 862 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
TN