Cgil, Cisl e Uil di Torino, insieme alle categorie di rappresentanza dei lavori atipici, chiedono l’apertura di un tavolo di confronto “volto a migliorare le condizioni dei lavoratori di Foodora, affrontando il problema del cottimo, dell’introduzione di una paga oraria dignitosa, del superamento delle attuali modalità di controllo a distanza, del “caporalato digitale”, del riconoscimento delle spese di manutenzione di tutti gli strumenti di lavoro.”
In sindacati diffondono una nota congiunta nella quale appoggiano dichiaratamente le iniziative di lotta dei lavoratori della società tedesca di consegne pasti a domicilio, ritenendo inaccettabili le condizioni imposte dall’azienda.
“Le forme di precarietà e sfruttamento riguardano, ormai, nel nostro territorio, migliaia di persone – concludono i sindacati – e derivano anche da scelte legislative sbagliate, che favoriscono l’insorgere di tipologie di rapporti al limite della legalità.”