In questa fase non servono scioperi ma dialogo sociale sulle riforme in discussione. Lo sostiene il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un’intervista a Il Sole 24 Ore.
“In calendario in questo momento non abbiamo alcuno sciopero generale – dice – le occupazioni delle fabbriche, gli scioperi generali, sono distanti anni luce dal mondo del lavoro. Con la crisi abbiamo perso 25 punti di produzione industriale, non c`è bisogno di occupare le fabbriche ma di creare occupazione, che è una cosa ben diversa”.
Il leader della Cisl torna sulle misure fiscali del governo e sul taglio dell’Irap che “non è solo a favore delle imprese, il taglio è positivo perché va a vantaggio del lavoro. Avremmo preferito una manovra selettiva per premiare chi investe in innovazione e ricerca per creare occupazione”.
Apertura anche sul contratto a tutele crescenti che “può essere una soluzione per una delle anomalie del nostro mercato del lavoro come false partite Iva, Co.co.pro, associati in partecipazione, finto lavoro autonomo, che svolgono lavoro subordinato sottopagato. Se il contratto a tutele crescenti a tempo indeterminato può racchiudere e superare queste forme di precarietà, il nostro giudizio sarà positivo. Il Governo scopra le carte nei decreti delegati”.
Per Furlan “lo stesso discorso vale per gli ammortizzatori sociali; va bene l’idea di estendere tutele e servizi per l`impiego, ma per farlo servono risorse e i 2 miliardi nella Legge di stabilità sono pochi. Altrimenti saremo solo in presenza di bei titoli destinati a restare solo sulla carta”.
F.P.